Chi non fa parte della categoria mamme stanche? A volte, alcune, possono lanciare dei segnali da ascoltare, da cogliere al volo. Il lavoro di una mamma, soprattutto nei primi mesi dopo il parto, è un lavoro davvero molto faticoso.
Non facciamoci ingannare da chi apostrofa la nostra stanchezza con frasi del tipo “E’ un percorso che hanno fatto tutte le donne“, “Sei esagerata“, “Cosa vuoi che sia“o ancora”hai voluto la bicicletta…“. Non è esattamente così. Le mamme sono stanche, e può capitare che la loro mente piano piano inizi a vacillare.
Ci chiamano mamme multitasking
Hanno scritto libri, trattati, sono state argomento di discussione e dibattito ed alla fine tutti sono arrivati alla stessa conclusione. La mamma è multitasking, ovvero si divide tra mille impegni quotidiani.
La mamma si alza la mattina, scatta subito sull’attenti ed inizia a preparare. La colazione, la lavatrice ed ha già la sveglia impostata sul telefonino con l’orario per stendere i panni, sveglia i bambini, li coccola, li prepara per andare a scuola, mette la merenda negli zaini, si mette in macchina e porta a scuola i bambini.
Di corsa si reca al lavoro e nel tragitto scuola-lavoro pensa al pranzo, alla cena, alle attività pomeridiane dei bambini, al regalino per il compleanno del compagno di scuola, a quando può andare a fare la spesa, magari mentre i bambini sono in palestra o in piscina.
Se è una mamma casalinga, dopo aver accompagnato i bimbi a scuola ritorna a casa, sistema le camere, riordina casa, prepara i pasti, organizza le attività pomeridiane come compiti o sport. Inoltre ha tutti gli impegni classici di una famiglia, come la spesa o le bollette da pagare.
Ma, nonostante i mille impegni di ogni giorno, sembra che a noi mamme siano concesse tutte le parole, tranne una, stanchezza. Eppure vi assicuro che noi mamme, anche le casalinghe, siamo molto, ma molto stanche.
Le mamme trasformano la stanchezza in energia
Ma forse, non tutti sanno che… noi mamme trasformiamo la stanchezza in energia, proprio come dei veri super eroi. Diventare mamme vuol dire amore e l’amore, lo sappiamo, produce miracoli. Ecco allora che la stanchezza delle mamme diventa forza, una forza oserei dire sovra umana, che ci consente di svolgere le mille e più attività descritte in precedenza.
E nonostante una parte del nostro cervello ci dica “sono stanca“, l’altra prevale all’istante con “dai, ancora un piccolo sforzo, ce la posso fare“. Ecco allora che concentriamo le nostre energie su bambini e famiglia e a volte ci dimentichiamo di noi stesse. Dimentichiamo di … andare dal parrucchiere, dall’estetista, di organizzare un caffè con le amiche o portiamo a scuola i bambini quasi in pigiama ed invidiamo chi invece riesce ad uscire ogni mattina, non da casa, ma dalla copertina di un giornale patinato.
Giusto o sbagliato che sia, credo che per una mamma sia assolutamente naturale mettere al primo posto i figli. Il loro benessere, la loro felicità, la loro tranquillità conta per noi più di ogni altra cosa al mondo e se ad esempio, abbiamo appuntamento dal parrucchiere per la tinta, ma il bambino ha 40 di febbre, non ci pensiamo un attimo a rimandare. Noi siamo mamme, stanche, ma pur sempre mamme.
Stanchezza mamme: depressione
Ma non tutti i super eroi indossano maschera e mantello per sempre. Può capitare che la stanchezza delle mamme si trasformi in qualcosa di brutto e pericoloso. Ecco perché è importante, e qui mi rivolgo a chi ruota attorno alla mamma, sia esso il marito, il compagno, la mamma, il papà, la suocera, le amiche o la baby sitter, cogliere al volo quei piccoli segnali, che possono però fare la differenza.
Sto parlando della depressione e della perdita di identità che a volte la stanchezza delle mamme comporta. Partiamo dal presupposto che siamo tutti diversi e che nessuno deve permettersi di giudicare. Alcune mamme, non riescono a reggere la stanchezza. E questo è più che normale. Ecco allora che esce fuori tutta la fragilità di quel supereroe di cui abbiamo parlato sopra.
Mamme stanche: i segnali da non sottovalutare
Ma attenzione, i segnali sono quasi sempre più che chiari, basta saperli cogliere. Uno di essi è proprio la stanchezza, il non ridere più con gusto. Poi il pianto, se a volte il pianto può essere liberatorio e far bene, se una mamma stanca piange perché pensa di non farcela, perché si sente brutta o non in forma…forse è arrivato il momento per chi le è accanto, di correre ai ripari.
Prima di tutto è bene partire dall’idea che noi mamme/donne, per quanto forti e con atteggiamenti simili ad un super eroe della Marvel, siamo prima di tutto esseri umani. Ed in quanto tali sbagliamo, abbiamo le nostre debolezze e non possiamo eccellere in tutto.
Quindi è altamente consigliato starci vicino, soprattutto nel periodo immediatamente dopo il parto, aiutarci nelle attività quotidiane, toglierci qualche impegno, distrarci, magari con una gita fuori porta o una cena a sorpresa e soprattutto regalarci un pò del vostro tempo. Avere a disposizione del tempo per noi stesse vuol dire ritornare a fare tutte quelle attività, come bere un caffè con le amiche o andare in palestra, che dopo la nascita di un bambino, sono diventate dei veri e propri sogni.
Infine da mamma, mi sento di dare un ulteriore consiglio alle altre mamme, se vi sentite particolarmente stanche, chiedete aiuto. Non aspettate che siano gli altri a darvelo.
