Centrifuga o estrattore di succo? Qual è la differenza? Con lo scopo di scegliere un’alimentazione sana, la centrifuga o l’estrattore possono essere un’ottima scelta. Ma andiamo nel dettaglio!
Centrifuga o estrattore di succo? È uno dei quesiti più diffusi quando si parla di alimentazione sana. D’altronde le centrifughe e gli estrattori di succo sono elettrodomestici utilizzati moltissimo dai salutisti (ma non solo), per preparare succhi di frutta o di verdura fatti in casa, freschi e naturali, i famosissimi “smoothies“, frullati puri di frutta con aggiunte e, in alcuni casi, anche i passati di verdura. Tali dispositivi, spesso a qualità/prezzo paritario, si diversificano solo nel risultato finale: prima di tutto, la centrifuga ha lo scopo di sminuzzare il più possibile la frutta e la verdura, con una lavorazione veloce ad alte temperature, senza togliere la buccia.
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In più, la centrifuga, attraverso le sue pluri-modalità, può creare creme liscissime in poco tempo. Differente discorso per l’estrattore: lavora a basse temperature e usufruendo di una minore potenza per ottenere il succo ed estrarre tutto il nutrimento. Tuttavia, la frutta e verdura inserita nell’estrattore, non viene tagliuzzata, ma bensì “schiacciata” all’interno del contenitore.
Eppure, scegliere tra centrifuga o estrattore di succo è anche questione di esigenze, ma prima di valutare l’acquisto, occorre conoscere bene entrambe le macchine.
Cos’è la centrifuga?
La centrifuga è principalmente composta da un contenitore in cui, al suo interno, sono inserite quattro o più lame. Il contenitore, in plastica rigida, si allunga verso l’alto in un tubo da cui è possibile inserire gli ingredienti selezionati. Sia la potenza, che le lame, possono variare a seconda del modello scelto, soprattutto può variare anche il pratico tubo da cui inserire i cibi e che inciderebbe anche sulla rapidità con cui vengono preparati i famosi centrifugati. Ovvero, più il tubo è piccolo e allungato, più bisognerà prima tagliuzzare gli ingredienti e inserirli poco per volta, di conseguenza più il beccuccio è largo, più il risultato sarà omogeneo e veloce, e quindi non ci sarà bisogno di affettare un cibo per volta.
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Tuttavia, oltre queste differenze, la centrifuga per frutta e verdura può essere distinta in due modelli principali:
- Integrato al robot per cucina: quindi diventando solo una funzione di un elettrodomestico che ha in sé tutto quello che occorre per frullare il cibo. E, proprio per la loro pluralità, i dispositivi variano in capienza e in velocità: è il caso del Moulinex, capace di contenere quasi un litro di cibo e in grado di fungere anche da frullatore;
- Modello meno professionale: vale a dire i modelli semplici, la cui funzione è semplicemente quella di centrifugare e che, proprio per questo non hanno bisogno di tanta potenza. Sebbene la centrifuga Philips, capace però di contenere meno di un litro, abbia ugualmente 700 w di potenza.
Detto questo, ogni modello può avere una o più velocità, più modalità di procedura, ma mantenendo alte temperature e rimanendo con le stesse funzioni: una volta entrata in azione, il motorino della centrifuga aziona le lame che vanno a frullare il prodotto, mantenendo ben amalgamati sia polpa che succo in pochi minuti.
Cos’è l’estrattore di succo?
In contrapposizione alla centrifuga c’è l’estrattore di succo. Quest’ultimo si può utilizzare per preparare succhi freschi e puri, separando la polpa e la buccia dal succo ed estraendolo in maniera delicata e a temperature basse. La peculiarità dell’estrattore è che viene chiamato anche “estrattore a freddo” proprio per la lentezza con la quale lavora, ovvero tra le 60 e 160 rotazioni del cestello al minuto, ed è anche il segreto che permette all’estrattore di succo di mantenere invariati i nutrienti presenti nella parte liquida della frutta scelta. Inoltre, altra caratteristica dell’estrattore è che non utilizza le lame, bensì spreme la frutta grazie a un ingranaggio chiamato coclea.
Grande importanza viene data ai materiali di cui è composta: essendo a stretto contatto con la frutta, la coclea viene spesso realizzata in acciaio inox, e le plastiche spesso vengono composte prive di agenti tossici come i PBA, al fine di ottenere un prodotto sano e fresco al 100%. In più anche i numeri di giri che effettua il dispositivo al suo interno può diventare rilevante per definire un prodotto professionale.
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Infatti, è spesso consigliato scegliere elettrodomestici al di sotto dei 60 giri, lì dove un estrattore di succo a 40 giri è indicato come il migliore. È il caso della marca “Severin” che, con il suo prodotto, garantisce 1.3 litri di capienza. Se poi non si è troppo interessati alla purezza dei succhi estratti, si possono scegliere modelli che producono composti più densi e per i quali è consigliabile utilizzare solo ed esclusivamente frutta e verdura biologica. Vi riportiamo l’esempio della marca “Aicook“, molto ben recensita su Amazon per quanto riguarda gli estrattori di succo a freddo.
Dunque, l’estrattore di succo, è comodo per chi vuole bere qualcosa di salutare e gustoso, ma che bisogna consumare al momento essendo privo di pastorizzazione. Dunque arriviamo al punto, quale scegliere tra estrattore o centrifuga? Oltre al budget, al proprio fabbisogno ed esigenze, bisogna conoscere anche la capacità nutritiva di ogni prodotto.
Centrifuga o estrattore di succo a freddo? Occhio alle sostanze nutritive!
Analizziamo ora ciò che si ottiene dai succhi prodotti con entrambi i dispositivi. Circa la capacità nutrizionale degli estratti di frutta fatti in casa, si dice che, grazie al loro metodo di spremitura a freddo, riescano a conservare appieno tutti i nutrienti. Eppure la polpa di un frutto, scartata, non permette di assimilare davvero tutte le sostanze nutritive, poiché come sappiamo anche la polpa è molto importante a livello di vitamine.
Dettaglio che, con la centrifuga, potrebbe non accadere ma l’elettrodomestico ha un ulteriore “contro”: sebbene non ci siano studi scientifici che affermino tale discrepanza, i nutrienti ottenuti da una centrifuga, riscaldandosi ad alte temperature, potrebbero avere effetti negativi sulla polpa, che dovrebbe essere in ogni caso la parte più importante di un frutto o di una verdura, alterandone le fibre che tendono a diminuire.
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Come sappiamo le fibre fanno parte di un’alimentazione sana, le verdure hanno un grande quantitativo di fibre (così come la frutta) e, se diminuiscono, il cibo perde metà del suo apporto nutrizionale. Parlando proprio della frutta, la centrifuga e l’estrattore possono creare veri e propri “concentrati”, soprattutto l’estrattore, ma possono rilasciare moltissimi degli zuccheri contenuti, soprattutto è il caso della polpa della frutta. Ecco perché sembra che in realtà a livello salutistico, nessuno dei due elettrodomestici sia idoneo e proprio per questo c’è chi alla fine sceglie il frullatore.
Un normalissimo frullatore diventa spesso la scelta più comoda per prodotti più densi poiché, a differenza della centrifuga, lavora ad una velocità media (o meglio minore rispetto alla centrifuga), surriscalda meno il prodotto, contiene anche la polpa e dà un apporto equilibrato tra fibre, zuccheri e vitamine. Ovviamente dipende moltissimo dalle proprie esigenze, dalla presenza di bambini e soprattutto dai propri obiettivi.
E voi? Cosa scegliete tra estrattore e centrifuga?
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Fonti: qualescegliere.it, smartdomotica.it, centrifuga.eu