Prima di diventare madre prestavo molta meno attenzione a determinate cose, fra cui l’argomento che mi preme trattare oggi e cioè: come leggere le etichette degli alimenti confezionati?
Perché leggere le etichette alimentari? Normativa e raccomandazioni
Da quando ho cominciato a fare la spesa da sola, ho sempre verificato la scadenza, la provenienza degli alimenti (in particolare frutta, verdura, carne, pesce e olio EVO) e, in generale, mi sono affidata il più delle volte a prodotti di marca.
Insomma, prestavo attenzione alle etichette alimentari, ma probabilmente non quella dovuta, quantomeno non quella che meritano i prodotti alimentari confezionati che somministriamo ai nostri bambini.
Saper leggere correttamente le etichette alimentari rappresenta, infatti, così come raccomandato dal Ministero della Salute, un atto di responsabilità nei confronti del nostro benessere e di quello dei nostri figli che ci aiuta – fra l’altro – a mantenere un’alimentazione sana. L’etichetta d’altronde è come se fosse la vera e propria carta d’identità degli alimenti: riporta per legge tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
In Italia dal 2014 gli operatori del settore sono obbligati a rispettare le disposizioni generali del Regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che aggiorna e semplifica le norme precedenti sull’etichettatura degli alimenti. L’obiettivo del regolamento è quello di assicurare un’informazione chiara e corretta, in modo da non indurre il consumatore in errore sulle caratteristiche, le proprietà o gli effetti dei prodotti che acquista.
Il Ministero della Salute ha inoltre stilato un decalogo di indicazioni per aiutarci nella scelta dei prodotti al momento dell’acquisto invitandoci a:
- Leggere tutte le informazioni contenute sulle etichette e sulle confezioni;
- Tenere a mente che le illustrazioni riportate sulle confezioni sono puramente indicative;
- Prestare attenzione all’ordine degli ingredienti di un prodotto in quanto sono indicati per ordine decrescente di quantità;
- Consumare sempre il prodotto entro la data di scadenza indicata sull’etichetta;
- Non confondere la data di scadenza di un prodotto con il termine minimo di conservazione: la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro...” sta a significare che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore, ma può comunque essere consumato senza rischi per la salute;
- Controllare il peso netto/sgocciolato dell’alimento: spesso possiamo essere tratti in inganno dalle dimensioni delle confezioni;
- Nel caso si soffra di allergie alimentari, è bene sempre controllare nell’elenco degli ingredienti la presenza di eventuali allergeni.
- Una volta acquistati, mantenere sempre i prodotti refrigerati e quelli surgelati alla temperatura indicata sull’etichetta;
- Nel caso di acquisto di pesce controllare sempre i cartelli esposti, in quanto, accanto al pesce fresco, si può vendere anche pesce decongelato;
- A parità di qualità e prezzo, preferire gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile.
Lettura delle etichette: provenienza degli ingredienti e apporto nutrizionale
Insomma, quando eravamo più giovani ce ne preoccupavamo di meno ma, come raccomandato dal Ministero della salute, saper leggere le etichette (soprattutto degli alimenti confezionati) è davvero importante per essere certi di ciò che portiamo in tavola.
Grazie a Plasmon, azienda da sempre vicina alle esigenze di noi genitori, ho avuto modo di approfondire l’argomento con la Dott.ssa Elisa Sabbioni, pediatra specializzata in nutrizione, che ci ha fornito tante informazioni utili (CLICCATE QUI PER VEDERE IL VIDEO DELL’INTERVISTA RIGUARDANTE LE INFORMAZIONI PER LEGGERE CORRETTAMENTE LE ETICHETTE!) che sono qui oggi per condividere con voi.
La Dott.ssa Sabbioni ci ha illustrato alcune semplici linee guida cui far affidamento nella scelta di un prodotto alimentare, che ci possono far capire velocemente se quel determinato prodotto corrisponde effettivamente a ciò che stiamo cercando.
La prima raccomandazione fornita dalla Dott.ssa Sabbioni è quella di contare il numero degli ingredienti, perché un cibo sano ne deve contenere pochi e devono essere tutti facilmente comprensibili. Teniamo presente che gli ingredienti vengono indicati all’interno dell’etichetta in ordine decrescente di peso: ciò significa che il primo che leggiamo è quello che troviamo in maggiore quantità (badate, gli allergeni alimentari li troviamo invece sempre evidenziati in grassetto).
Sulle etichette possiamo riscontrare inoltre la presenza di “oli o grassi vegetali” ed in questo caso dovrà obbligatoriamente essere specificata l’origine (es. olio di palma, olio di cocco, grassi idrogenati).
Ma sulla confezione non troviamo solo l’elenco degli ingredienti: è presente anche e soprattutto la tabella nutrizionale, che deve contenere: il valore energetico, i grassi (ed in particolare quanti grassi saturi), gli zuccheri, le proteine e la quantità di sale contenute nell’alimento.
Sia per noi adulti, ma in particolare modo per i bambini, la Dott.ssa Sabbioni in occasione dell’intervista ha raccomandato di preferire prodotti che riportino la dicitura “senza zuccheri aggiunti”, il che significa che non è stata inserita alcuna sostanza dolcificante.
Importante poi è poi verificare il paese di origine ed il luogo di provenienza, cercando di preferire prodotti locali.
Spero che queste brevi e semplici linee guida vi possano tornare utili per le prossime scelte alimentari e per imparare a riconoscere i prodotti che portiamo sulle nostre tavole e proponiamo ai nostri bambini.
Al prossimo consiglio!
Laura
-Questo post nasce da una reale collaborazione con Plasmon-