Una delle tante preoccupazioni di queste settimane riguarda il Coronavirus nei bambini, sono tanti i dubbi e le domande, tra ansia e preoccupazione. Ma cerchiamo di fare chiarezza e dare informazioni utili per capire la situazione evitando inutili allarmismi.
Perché il Coronavirus nei bambini è meno grave
Nelle ultime ore si sono verificati i primi casi di contagio da Coronavirus nei bambini. Questo però non ha messo in allarme scienziati e medici i quali sostengono che i più piccoli siano naturalmente più protetti. Tutti i giovanissimi pazienti sembrano stare bene e presentare sintomi molto lievi. I bambini infatti, sembrano essere più resistenti alla malattia e i casi che, complessivamente, sono stati registrati sono pochi rispetto al numero totale dei contagiati.
Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria, sostiene che non c’è stato nessun decesso sotto i 10 anni e che il tasso di mortalità tra i 10 e i 19 anni è del solo 0,2%. Non esiste ancora una spiegazione logica, da parte della comunità scientifica, riguardo al perché i bambini siano meno esposti al virus. Esistono però tantissimi altri virus che sono più aggressivi in alcune fasce d’età. Anche la Sars aveva risparmiato i più piccoli.
Una possibile risposta è che i bimbi, essendo frequentemente esposti a infezioni da Coronavirus, abbiano un sistema immunitario più forte e più reattivo per affrontare queste patologie, compreso il nuovo Covid-19. Bisogna anche tenere conto che sulla mortalità influiscono altre patologie come diabete, disturbi cardiovascolari e malattie respiratorie gravi.
Leggi anche: “Coronavirus in gravidanza: quali rischi si corrono se si viene contagiate”
I consigli dei pediatri per affrontare l’emergenza
Per quanto i bambini siano meno colpiti, è bene comunque mantenere determinati comportamenti e affidarsi al buon senso. Le scuole di ogni ordine e grado hanno già sospeso le loro attività, così come i centri sportivi. Per quanto i bambini a casa si possano annoiare, è bene evitare di portarli da qualsiasi parte: parola d’ordine stare in casa! Se i nonni, che in questo momento sono quelli che più di tutti si stanno occupando dei nipoti, presentano patologie, meglio non farli stare a contatto con i bimbi, per evitare un possibile contagio. Ma anche il contrario: i bambini potrebbero contagiare il coronavirus ai nonni categoria maggiormente a rischio in questo momento.
Dal pediatra è bene andare solo se strettamente necessario e su specifica indicazione. Non recarsi spontaneamente e cercare di farsi dare i consigli telefonicamente. Se il piccolo presenta sintomi come febbre e tosse, chiamare il 112 o il 1500 ed aspettare il personale sanitario presso la propria abitazione. Se per un qualunque (e sbagliato) motivo si è fuori casa, far toccare meno cose possibili a proprio figlio e disinfettargli o lavargli bene le mani una volta rientrati o prima di mangiare. I bambini, soprattutto se molto piccoli, tendono a portare molto spesso le mani alla bocca.
Ecco il Coronavirus spiegato ai bambini dai bambini. Un video da far vedere ai bimbi per spiegarli nel modo più semplice la situazione che stiamo vivendo in questi giorni.
Le regole generale da seguire sono le stesse che valgono per gli adulti. Cercate di intrattenere i bambini a casa il più possibile, aiutateli a fare i compiti, giocate con loro, in modo da fargli pesare meno la situazione..
E stringiamo i denti!
Leggi anche: “Amuchina fatta in casa: la ricetta rilasciata dall’Oms”