Essendo un cibo fresco, le uova vanno conservate in frigo al fine di evitare infezioni batteriche e per mantenerne tutti i principi nutritivi
Grazie al loro alto contenuto nutritivo, le uova fanno parte del gruppo di cibi che non dovrebbero mai mancare sia nell’alimentazione degli adulti, sia in quella dei bambini in fase di crescita. Oltre ad essere una fonte di proteine dall’alto potere saziante, le uova hanno anche moltissimi sali minerali (fosforo, calcio, zinco e ferro) e contengono un’infinità di vitamine: vitamine del gruppo B e D, essenziali per il sistema immunitario, assieme alla vitamina E, antiossidante, e la vitamina K2 che mantiene le ossa in forma.
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Insomma, è un alimento di cui non si dovrebbe mai fare a meno. Ma come si conservano? Le uova vanno in frigo? Su questo non ci sono dubbi: le uova sono un alimento fresco che va mantenuto a temperatura mite e costante fino al loro utilizzo. Lo spiega anche il regolamento europeo 589 del 2008: tale norma chiarisce come le uova vadano conservate in luoghi che abbiano una gradazione medio-tiepida e che, prima di essere messe in vendita, devono essere refrigerate. Ma andiamo a scoprire come avviene la conservazione prima del commercio in maniera più specifica.
Come si conservano le uova in frigo?
Nei nostri supermercati possiamo trovare le uova nelle corsie a temperatura ambiente. Ma se sono un alimento da tenere al fresco, perché le uova non le troviamo in frigo al supermercato? Perché il trattamento che effettuiamo alle uova nel nostro continente non lo richiede: in America le uova vengono sottoposte ad un’accurata pulizia prima del commercio, che in realtà andrebbe ad alterare la qualità del guscio e agevolare la proliferazione dei batteri anche all’interno dell’uovo. Ecco perché in altri continenti capiterà di trovare le uova nei banconi frigo (che si sa, le basse temperature vengono utilizzate al fine di controllare la proliferazione di batteri). Differentemente in Europa, la priorità è quella di ottenere uova il più possibile esenti da contaminazione già al punto di raccolta.
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Di conseguenza, in commercio viene messo un prodotto già ripulito da possibili batteri e la messa in commercio viene effettuata a temperatura ambiente così da evitare sbalzi termici, un fattore tenuto sotto controllo anche dalla tipica confezione in cartone. Tale confezione è praticamente fatta ad hoc per la conservazione: per evitare di contaminare il frigorifero con microrganismi presenti sul guscio, ma anche per tenere sotto controllo lo sviluppo nel prodotto. Inoltre, la confezione in cartone è ottima per assorbile l’eventuale umidità che si potrebbe formare sul guscio anche con le temperature di frigo. In effetti la parte delle uova a cui fare più attenzione è proprio il guscio.
Uova sporche o contaminate: le infezioni
Il guscio è la parte principale in cui si potrebbero sviluppare dei patogeni nelle uova. Infatti si inquina facilmente dopo la deposizione, a causa del contatto con le feci animali o i microorganismi dell’ambiente esterno, ed è così che si sviluppano i batteri, lieviti e muffe. Da tali microorganismi si potrebbero sviluppare diverse infezioni:
- Salmonella, la più frequente e la più peculiare da curare;
- Listeria monocytogenes;
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- Staphylococcus aureus;
- Coliformi fecali, la più tipica Escheria Coli.
Questo elenco d’infezioni porterebbero genericamente a problemi gastrointestinali non da poco, molte volte seguite da febbre, nausea, dolori addominali e molti altri sintomi che andranno poi curati con farmaci antibatterici prescritti dal medico. Per tale motivo, è necessario seguire alcune norme igieniche basilari per evitare la proliferazione microbiche delle uova, poiché in frigo potrebbero diventare una fonte di contaminazione anche per gli altri alimenti.
Come conservare le uova in frigo: vanno lavate?
Prima cosa da fare quando compriamo le uova è trovare un posto fresco dove conservarle. In molte conservano le uova anche nei ripostigli, ma è sconsigliato a meno che non siano stanze al pari di una cella frigorifera (e in tal caso può diventare un’eccezione solo d’inverno) o a meno che le uova non vengano usate entro pochissimi giorni. In ogni caso la temperatura non dev’essere troppo fredda o incostante per non rischiare sbalzi di gradazioni che potrebbero creare problematiche. Ecco perché è preferibile conservarle in frigo, mantenendole sui ripiani centrali, ricordando di lasciarle nella loro confezione di carta, piuttosto che nel portauova nello sportello, e in più girando le uova a testa in giù, un trucchetto della nonna (si dice) per mantenerne la freschezza.
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Altra domanda che spesso ci si pone è: bisogna lavare le uova? Anche questo è sconsigliato: lavandole si elimina la cuticola protettiva del guscio e si favorisce la penetrazione dei microrganismi al suo interno. Se il guscio è pulito, come le uova da supermercato, non è necessario lavarlo; se è sporco basta impiegare della carta assorbente inumidita poco prima di utilizzarle e rimuovere ciò che c’è sul guscio. Detto questo, è anche importante stare attenti quando il guscio si rompe: se rotto, l’uovo va inevitabilmente buttato: può favorire lo sviluppo di microbatteri e alterare le proprietà nutritive dell’albume e del tuorlo. In molti evitano anche di utilizzare un uovo quando, aprendolo in un piatto, erroneamente cade un pezzettino di guscio, naturalmente un discorso valido in caso le uova non siano da supermercato.
E voi? Come conservate le uova?
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Fonti: Fondazione Veronesi, alimentipedia