Luca è il papà single che sta facendo parlare di sé in tutti i quotidiani, dopo aver adottato la piccola Alba rifiutata da sette famiglie perché “diversa”.
Questo papà single, Luca, grazie al suo gesto ci sta insegnando quanto sia importante l’amore – quello vero che va oltre ogni barriera e diversità. Ognuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni e avere i propri pensieri, ma i bambini come Alba non dovrebbero mai pagare per l’arroganza degli adulti. Conosciamo insieme la loro storia.
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Il papà single Luca che ha adottato la bimba affetta da sindrome di down: la storia
“Un figlio disabile non è un opportunità di serie b, ma una scelta consapevole rispetto alla mia vocazione e alle mie capacità.”
Queste solo le parole di Luca , il papà single che ha adottato la piccola Alba . Bambina con la sindrome di down rifiutata da ben sette famiglie italiane in quanto “diversa” – “un peso”. Il desiderio di Luca nel diventare padre si manifesta durante i sette anni di convivenza con il compagno. Nonostante la separazione, non ha smesso di lottare per dare tutto l’amore possibile ad un bambino senza famiglia.
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Il loro primo incontro…
Era il 27 luglio quando ci fu il primo incontro che si trasformò in un vero e proprio colpo di fulmine. Racconta al Corriere della Sera di essere stato colpito dalla dolcezza di questa bambina e di aver imparato il mestiere di padre piano piano.
Alba ama cantare, ballare e desidera crescere assomigliando al suo papà cercando di prendere da lui tutte quelle caratteristiche che lo trasformano nel “super eroe perfetto”: Circondata da una famiglia che la ama composta da due nonne, cugini, zii e tanti amici.

Ma come è nato questo incontro? Luca è sempre stato molto attivo nel sociale. A Ruota Libera è la sua associazione, ha sempre lavorato con bambini diversamente abili, sviluppando empatia e capacità nella gestione e comprensione. Una volta separatosi dal suo compagno si è iscritto al registro speciale che consente alle persone single, di adottare un bambino che possiede condizioni particolari.
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La loro straordinaria storia, che sta facendo il giro del Mondo. Diventerà presto un libro dal titolo “Nata per me”, edizioni Einaudi, al fine di raccontare e sensibilizzare tutte le persone che vedono la sindrome di down come un ostacolo o qualcosa dalla quale scappare.
“Quando arriva un figlio hai tante aspettative, vuoi che sia migliore di te e faccia cose grandiose. Il disabile distrugge queste aspettative in quanto simbolo di fallimento genetico… Oggi non sono più mongoloidi, lavorano, fanno logopedia e hanno molteplici potenzialità da sviluppare.”
La parola a voi mamme: cosa ne pensate di questa storia straordinaria? Attendiamo i vostri commenti.
