Quando si parla di papilloma virus spesso non è sempre tutto chiaro, i fattori di rischio sono tanti, ma al tempo stesso è importante sapere quali sono i primi passaggi per affrontare il virus, dai sintomi, alle cure, al vaccino, quest’ultimo diventato negli anni il principale fattore di prevenzione.
Che cos’è il Papilloma Virus
Con il termine scientifico HPV, o virus del papilloma umano, s’intende l’infezione sessualmente trasmissibile più comune nel mondo che si contrae attraverso il contatto fra le mucose, fra gli organi genitali e anche tramite la bocca. E’ un virus ampiamente diffuso tra la popolazione sessualmente attiva e la sua presenza è facilmente collegabile al tumore al collo dell’utero, cervice uterina, ossia la parte che congiunge la vagina e l’utero. Effettivamente è ormai certo che almeno il 90% dei casi di cancro della cervice uterina sono dovuti all’infezione da HPV.
I dati sul papilloma virus non sono molto rassicuranti, infatti nella popolazione sessualmente attiva, l’infezione è molto diffusa. Circa l’80 per cento delle donne contrae l’infezione almeno una volta nella vita, con una maggioranza nelle giovani donne tra i 25 e i 35 anni, mentre circa il 50 per cento delle donne viene a contatto con un ceppo “ad alto rischio”, con le gravi conseguenze che ne possono conseguire.
Come si trasmette il Papilloma Virus
Come abbiamo già detto il papilloma virus si diffonde facilmente, e soprattutto è molto difficile capire se il partner sessuale sia realmente positivo al virus. Dunque, è possibile contrarre il papilloma virus per via sessuale attraverso rapporti non protetti. Poiché l’infezione non colpisce esclusivamente i genitali ma anche le zone circostanti , come l’ano, il canale rettale e la bocca, neanche il preservativo rappresenta una barriera sicura al 100% dal contagio. È possibile che il virus si trasmetta anche per via materno-fetale, durante il parto o dopo la nascita, se la donna in gravidanza è portatrice dell’infezione.
Nella maggior parte dei casi il virus è asintomatico, per cui molti che si infettano neanche se ne accorgono e non sanno di essere portatori sani del virus.
In una percentuale molto elevata , almeno il 90%-95%, il virus viene debellato spontaneamente dal nostro sistema immunitario nell’arco di due anni. Questo significa che solo il 5-10% di coloro che hanno l’HPV presentano un reale rischio di progressione verso il tumore della cervice uterina.
Quali sono i sintomi del Papilloma Virus
I sintomi e le conseguenze del papilloma virus non sono per tutti uguali, variano in base ai diversi ceppi del virus, che possono essere classificati in ceppi ad alto rischio o basso rischio oncogeno. I sottotipi di papilloma virus vengono classificati con un numero accanto alla sigla HPV, proprio per distinguerne la tipologia e la relativa gravità.
Per individuare la presenza dell’infezione, basta sottoporsi ad un test, simile ad un tampone vaginale, chiamato HPV DNA test, dal quale verrà fuori non solo la presenza del virus ma anche la tipologia.
Nella maggior parte dei casi l’infezione si manifesta con verruche genitali che interessano gli organi genitali, dalla vagina, alla vulva, possono interessare il perineo, anche l’ano e la bocca, possono causare principalmente prurito e più raramente dolore.
Le verruche genitali si riconoscono facilmente sulla pelle, sono delle lesioni cutanee e mucose che si manifestano sui genitali con l’aspetto di escrescenze carnose e color rosaceo, dalla superficie irregolare e dal diametro variabile.
Nello specifico vediamo che i ceppi denominati HPV 16 e HPV 18 sono stati individuati come i sottogruppi che causano il 66% dei carcinomi della cervice e il 50-60% delle lesioni precancerose, di fatto sono riconducibili al fenomeno più diffuso.
Mentre, altri ceppi del papilloma virus individuati con i numeri HPV 6 e 11 sono responsabili del 90% di queste tipiche verruche che fortunatamente non hanno alcuna relazione con il rischio tumorale, ma sono contagiose e di fatto da tenere sotto controllo e curare. Come abbiamo detto le verruche genitali riguardano solo alcuni ceppi di HPV e in particolare i più “benigni”, mentre i ceppi più aggressivi non danno lesioni visibili ad occhio nudo e possono anche essere più dolorose.
Per l’infezione non esiste una cura specifica, una cura farmacologica, le verruche possono essere curate solo chirurgicamente, con laser vaporizzazione nei casi più lievi oppure con radiofrequenza o conizzazione della cervice uterina se sono più estese. La prevenzione però può aiutare di molto, infatti per prevenire o diagnosticare tempestivamente le alterazioni delle cellule del collo dell’utero che possono essere provocate dal virus HPV, occorre eseguire regolarmente il Pap Test, un modo per controllare periodicamente l’apparato genitale.
Come difendersi dal Papilloma Virus: Il Vaccino primo tra tutti
Il principale alleato per difendersi dall’infezione del papilloma virus è senza ombra di dubbio il vaccino, si è dimostrato molto efficace nel prevenire nelle donne il carcinoma della cervice uterina, soprattutto se vaccinate prima dell’inizio dell’attività sessuale.
In Italia la vaccinazione anti-HPV è gratuita a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, inoltre viene raccomandata da campagne di sensibilizzazione per la prevenzione dell’infezione. La somministrazione intramuscolo avviene in due dosi a distanza di 6 mesi nei vaccinati di 11 anni e può arrivare ad un massimo di tre dosi dopo i 15 anni, per gli adulti invece il vaccino è a pagamento.
Al giorno d’oggi c’è massima informazione sull’argomento, sono tante le campagne di sensibilizzazione a livello nazionale che informano l’utente a prevenire l’infezione; dai consultori ai centri socio sanitari, dai medici ai pediatri, sono tutti addetti ai lavori specializzati che possono aiutare a prevenire nonché combattere una delle infezioni più radicate della nostra società.