La perdita dei capelli nel neonato avviene nel primo anno di vita. È un segnale di sviluppo nel piccolo, su cui non serve nessuna apprensione, bensì occorre concentrarsi su eventuali cure.
Chi ne ha tantissimi e mori già dal primo giorno di vita, chi radi, pochi e chiarissimi. I capelli sono diversissimi da bambino a bambino fin dalla nascita. Ogni piccolo può esser già provvisto di moltissimi capelli, magari aiutato dalla genetica, come anche esiste la possibilità che il bimbo non abbia che pochissimi e chiarissimi peletti sulla testa. Eppure, in entrambi i casi, bisogna essere a conoscenza di come quelli non siano veri e propri capelli, ma lanugine o lanugo, una sottilissima peluria che si forma nel feto dal quarto mese di gravidanza. È una protezione molto superficiale della pelle, che ha lo scopo di difendere il cuoio capelluto dei più piccoli, ma sarà solo dopo i primi mesi (alcune volte settimane) dalla nascita, che il neonato comincerà a mettere i capelli “veri”. Proprio per questo, la perdita dei capelli nel neonato, non è affatto una rarità.
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Solitamente, è attorno ai tre mesi di vita che il bambino comincia a perdere i capelli, diradandosi sulla testa ed evidenziando parti meno uniformi e non troppo appariscenti sulla cute. Spesso, sui neonati con tanti capelli, tale cambiamento e caduta è quasi impercettibile. Ma sui bimbi con pochi capelli e sottili, durante il primo anno di vita, è visibile ad occhio nudo come, a capello caduto, cominci a svilupparsi nuova peluria grazie alla crescita dei follicoli pilliferi. Una volta formati, i follicoli danno inizio alla crescita vera e propria dei capelli, dando vita a quelli che saranno i capelli del bimbo: ricci e folti, crespi, neri e spessi oppure biondi e sottili. Ma come bisogna comportarsi con la perdita dei capelli?
Caduta capelli neonati: cosa fare?
Una volta appurato il motivo per cui i capelli tendono a cadere, è da capire come l’idea di circoscrivere la caduta sia fuori questione. Evitando di spazzolarli con un pettinino, non aiuterà a mantenerli. Piuttosto noterete un’uguale caduta che non va né forzata o agevolata, né tanto meno limitata da lozioni fortificanti (farmaceutiche o omeopatiche) o da shampoo anti caduta. Tali prodotti, su un cuoio capelluto fragile e poco protetto come quello dei bambini, potrebbe peggiorare la situazione. In questo frangente, mamma e papà dovrebbero piuttosto prendersi cura della pelle del cuoio capelluto, mantenendolo pulito. Durante i primi mesi di vita infatti, ogni mamma lo sa, sulla testolina del neonato cominciano a formarsi secrezioni sebacee di grasso anche abbondanti. Queste irritano la pelle delicata del bimbo, formando nel peggiore dei casi anche rossori.
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Per evitare che questo accada, conviene lavare la testa del pargolo con acqua tiepida ogni 2-3 giorni. Magari utilizzando prodotti idonei all’infanzia confermati anche dal pediatra o medico. Massaggiate con delicatezza e rilavate sempre con acqua tiepida per evitare che residui di shampoo secchino il cuoio capelluto. Dunque, la caduta dei capelli nei bimbi è assolutamente normale. Non vi è nulla di strano e difficilmente si può parlare di gravità se non accompagnata da altri sintomi. Non è quindi il caso di preoccuparsi: nella circostanza in cui sulla testa del piccolo cominci a generarsi molta forfora con tanto diradamento è sempre meglio chiedere conferma al medico di fiducia.