Secondo tanti tenere in braccio i bambini equivale a viziarli. Molti ancora credono che sia giusto lasciarli piangere. A tutto c’è un limite, ed ecco la prova che queste sono le frasi più imbecilli che abbia mai sentito in tema di bambini.
9 mesi di endogestazione ed altri 9 di esogestazione: la gravidanza dura 18 mesi e negli ultimi 9 il nostro compito è preparare nostro figlio al distacco da noi stesse e accompagnarlo verso la “sua vita”.
Ogni neonato cerca la vicinanza fisica alla mamma spaventato per la sopravvivenza fuori dalla pancia. È un bisogno naturale e fisiologico di ogni cucciolo non solo d’uomo, in ogni parte del mondo…
Per farsi capire da un neonato occorre parlare il linguaggio degli amanti. Gli amanti si toccano nel buio. Fanno la notte intorno a loro per essere più che altro tatto. Ecco tutto ciò che occorre al neonato:
Dobbiamo parlargli toccandolo, accarezzandolo secondo il suo respiro. Il modo in cui parliamo a nostro figlio è il modo in cui lui parlerà al mondo.
Tenere in braccio i nostri figli non significa viziarli, bensì assecondare un bisogno fisiologico e naturale importantissimo affinchè la loro crescita sia serena.
L’amore che percepiscono nella propria famiglia determinerà la capacità di amare dei nostri figli.
Vi racconto una storia:
Un cucciolo di scimpanzé, senza mamma nè papà, ha scelto il calore alla sopravvivenza.
Nel suo ambiente si è ritrovato da solo con due busti simili alla sua mamma e al suo papà, ma senza anima nè cuore.
Fra i due busti, uno sopperiva alla presenza della mamma, aveva il latte e quindi la vita. Ma era freddo, non aveva il manto, era solo metallo.
L’altro non aveva il latte, non aveva scopo, nè funzione. Ma non era freddo, tutt’altro. Era caloroso come avrebbe potuto esserlo una mamma od un papà e con un manto eccezionale.
Il cucciolo di scimpanzé ha rischiato di morire e si è stretto intorno al busto che non poteva sfamarlo.
Perché?
Perché il bisogno d’amore è più forte anche dell’istinto di sopravvivenza.
(J. Bowbly 1965)
Abbracciamoli, culliamoli, accarezziamoli, i bambini hanno bisogno di noi. Non solo delle nostre cure, ma soprattutto del nostro calore.
Laura