Lo scorso weekend sono stata al Maker Faire Rome dove ho potuto vedere cose davvero incredibili, spettacolari, stupefacenti per grandi e bambini e, soprattutto, per il loro futuro.
Il Maker Faire Rome 2018 mi ha regalato momenti talmente emozionanti che mi risulta adesso davvero difficile descriverli appieno. Vivere questa esplosione di emozioni è sicuramente differente dal raccontarla riuscendo a trasmettere lo stesso entusiasmo che ho provato. Per le persone che, purtroppo, non hanno potuto partecipare e che non conoscono ancora la magnificenza di questo evento, ci proverò! Proverò a raccontare tutto ciò che ho avuto la fortuna di vedere, conoscere, imparare e provare.
Maker Faire Rome: cos’è?
Dal 12 al 14 ottobre 2018 la città eterna ha ospitato il Maker Faire Rome The European Edition. Uno degli eventi più importanti del mondo in tema di futuro e tecnologia intelligente dedicato a tutti, grandi e piccini. Soprattutto ai nostri figli per una maggiore consapevolezza di quello che sarà il loro mondo di domani, riservando sempre un occhio attento al rispetto della natura e allo sviluppo totale dei loro sensi.
Maker Faire è stata per me la fiera dei giovani per i giovani in cui anche le scuole e le università, o meglio i loro alunni, ci hanno mostrato quanto sia cambiato il mondo, l’insegnamento, l’approccio al gioco ed all’educazione. Ho visto ragazzi di 13 anni inventare stampanti 3D. Studenti liceali coltivare un orto bio in classe, bambini cimentarsi nella cucina molecolare. Universitari sfidarsi in sfide contro robot più avvincenti dei video games. Ho visto con i miei occhi il funzionamento di felpe che si allacciano con una sola mano (curioso no?), occhiali da sole riciclati, lampade da comò che diventano tascabili.
I laboratori e workshop dell’evento
Protagonisti del Maker Faire sono stati anche numerosissimi ed interessanti laboratori e workshop sui temi dell’Industria 4.0, robotica ed elettronica educativa, logica e pensiero computazionale, problem solving, artefatti manuali e digital. Numerosi dibattiti su temi “caldi” della scuola italiana, come l’utilizzo degli smartphone o dei social network in classe, in un’ottica di costruzione completa di apprendimenti trasversali.
Ho conosciuto, appreso e sperimentato davvero tanto. Ciò che mi ha davvero affascinato è aver realizzato che i bambini di oggi hanno delle possibilità davvero incredibili per imparare ed avvicinarsi alla tecnologia senza noia, ma con divertimento puro grazie alla conoscenza pratica e non solo teorica.
Sapete ad esempio cos’è il Coding e perché ormai tantissime scuole italiane ne prevedono l’insegnamento?
Il coding, per chi già non lo sapesse, aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo. Stimola la loro curiosità attraverso quello che apparentemente può sembrare solo un gioco, ma invece è molto di più. Il coding consente di imparare le basi della programmazione informatica. Insegna a “dialogare” con il computer, a impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo.
Questo non serve affatto a formare una generazione di futuri programmatori, ma ad educare i più piccoli al pensiero computazionale, che è la capacità di risolvere problemi – anche complessi – applicando la logica. Insegna a passo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione. Insomma, sono le nuove versioni di greco che, chi come me ha frequentato il liceo classico ricorda bene. Il metodo di apprendimento è molto più intuitivo e i risultati decisamente più apprezzabili!
Perché andare al Maker Faire con i bambini?
Perché all’interno della Fiera era dedicata a loro un’area vastissima dove giovanissimi di ogni età – anche insieme ai genitori – hanno potuto progettare creazioni con i mattoncini colorati Lego o sfidarsi in una gara di Droni. Imparando molto di più di ciò che pensiamo, divertendosi. Si, perché anche i Lego possono diventare protagonisti nella didattica. I piccoli partecipanti dei seminari, giocando, hanno imparato a costruire dentro di sé le basi del pensiero computazionale.
Area Kids&Education
Come vi ho anticipato, Maker Faire Rome ha dedicato l’intero padiglione 7 della Fiera di Roma – pari a 10 mila metri quadri – ai nostri bambini per dar loro la possibilità di imparare divertendosi. Nell’area Kids&Education dominava una splendida concentrazione di attività di ogni tipo dedicate ai piccoli di tutte le età (ma anche a noi genitori). Cercavano di coniugare futuro, creatività, conoscenza e tecnologia. Ma andiamo nel dettaglio, così da farvi conoscere tutto ciò che è stato possibile vedere e provare durante questi giorni straordinari.
Abbiamo avuto la possibilità di partecipare a laboratori Montessoriani in 3D. All’interno del Padiglione 7 ho potuto provare differenti esperienze di realtà virtuale, che conducono all’interno di mondi di fantasia e laboratori dove interagire con le persone presenti, seppur non reali. Le dieci isole didattiche – inoltre – hanno dato la possibilità ai nostri bambini di sfidarsi con i robot comprendendone il meccanismo e studiando mosse opportune, a seconda delle caratteristiche di ognuno.
Creative Learning table per i più piccoli
Stupendo anche lo spazio dedicato ai più piccoli denominato “Creative Learning Table”. Un’esperienza di tinkering imperdibile utilizzando solo materiali di recupero riciclabili. Per imparare – da subito – l’importanza di non sprecare e rispettare la natura.
Tra le tante attività e aree che questo meraviglioso evento ha offerto mi sono imbattuta inoltre nella PlayMobility pensata per i nostri bambini da Ferrovie dello Stato. Aveva il fine di poter realizzare il proprio treno regionale o Frecciarossa 1000 con gli strumenti messi a disposizione, a seconda del tema dell’area. Un modo unico per imparare come funziona questo mezzo di trasporto, mentre lo si costruisce con le proprie mani. I bambini sono letteralmente impazziti per quest’attività. D’altronde la passione per i treni è tipica di ogni bimbo ed avere l’occasione di farlo davvero, non capita tutti i giorni!
Area fiabe e zona fashion
Inoltre, se come me siete amanti delle fiabe e del fashion, due delle tante aree vi avrebbero di sicuro conquistati:
- Techno Fashion Design: tantissimi tessuti e componenti elettronici a completa disposizione delle famiglie che, insieme, hanno inventato e costruito particolari di design estremamente innovativi e fashion.
- Fiabe e Fantasia: a spasso nelle avventure del robottino Cubetto, un delizioso amico che ha vissuto avvincenti storie in un mondo a lui sconosciuto, aiutato dalla fantasia e furbizia di tutti i bambini presenti.
Ma non finisce qui, perchè al Maker Faire Rome 2018 si è pensato anche agli amanti della musica. E’ risaputo, infatti, di quanto le melodie facciano parte della nostra vita e di come possano essere fondamentali per lo sviluppo conoscitivo di ogni bambino. Per questo motivo sono state create due aree differenti dedicate a questo argomento:
- Circular Eni: uno spazio curioso suddiviso in tre laboratori differenti, per grandi e piccini, per lo sviluppo delle proprie doti musicali, imparare a leggere la musica e costruire, sempre con materiali di scarto riciclabili, degli strumenti musicali personalizzati.
- Hands On: i ragazzi più grandi hanno avuto la possibilità di conoscere il linguaggio del “Live Coding”, creando suoni attraverso la programmazione professionale.
E non dimentichiamo il rispetto per l’ambiente…
Non solo spazi per bambini, ma anche aree differenti dove poter incontrare e conoscere tutto quello che riguarda la tecnologia del futuro, il rispetto dell’ambiente e la grande opportunità di imparare “toccando con mano”: la teoria è importante, ma la pratica è fondamentale.
Sono stati tre giorni straordinari, incredibili e molto divertenti; sono tornata a casa con un bagaglio pieno di conoscenza e voglia di trasmettere a mia figlia ogni cosa che abbiamo provato all’interno della Fiera. Se non avete avuto la possibilità di essere presenti, spero di avervi descritto al meglio quello che Maker Faire Rome ha realizzato per i nostri figli e per noi genitori, consigliandovi di non mancare il prossimo anno!
Un saluto e ringraziamento particolare va sicuramente agli ideatori del Maker Faire Rome, per aver pensato ai nostri piccoli adulti del futuro in chiave tecnologica e per averci ricordato l’importanza della “cultura del fare” che, a tutte le età, deve essere alla base del nostro modo di pensare. Sempre.
Allora, arrivederci al prossimo anno con Maker Faire Rome The European Edition, che più che un evento è una vera e propria esperienza imprendibile per grandi e piccini!
#MFR18
Laura
-Questo post nasce da una reale collaborazione con Maker Faire Rome-