Negli ultimi tempi, grazie anche alla pratica di lasciare il bambino dopo il parto sul petto della mamma, si parla tanto del bonding, ma sapete davvero cos’è e come è possibile favorirlo?
Qualche giorno fa, ho partecipato ad un interessante incontro organizzato da Fissan. Insieme a tante altre mamme ci ha offerto la possibilità di confrontarci ed approfondire l’argomento con la psicologa e psicoterapeuta, Dott.ssa Carolina Paz Ochsenius.
In occasione di questo incontro abbiamo scoperto tante cose interessanti. Ci siamo emozionate nell’analizzare i vari aspetti del bonding fra mamma e figlio e confrontarci ognuna con le nostre esperienze.
Cos’è il bonding
6Ma veniamo al dunque: cominciamo innanzitutto specificando che il bonding è quel rapporto speciale che si crea fra genitori (si non solo con la mamma, ci sono anche i papà!) e figli sin dalla nascita, sin da quando dopo il parto ci è concesso di restare una/due ore “pelle a pelle” con il nostro bambino. Un rapporto che potremmo definire “ad alto contatto” che va coltivato nel tempo e che, per i primi tre anni di vita del nostro bambino, risulterà davvero fondamentale nelle relazioni fra genitori e figli.
Pensate che è stato dimostrato che nei primi 60-90 minuti dopo la nascita, il neonato si trova in uno stato di veglia tranquilla nel quale comincia ad aprire gli occhi, guardare ciò che lo circonda ed ha bisogno soltanto di essere asciugato, avvolto in un telo tiepido ed essere lasciato alle cure dei genitori (ovviamente se non sopraggiungono complicazioni mediche). Il bambino si sentirà così protetto e rassicurato dalla presenza fisica e dalla voce della mamma e del papà e cercherà naturalmente di attaccarsi al seno.
Dopo circa due ore dal parto il neonato passa poi in uno stadio di sonno, necessario per recuperare le forze e questo sarà il momento più giusto per sottoporlo a tutti gli esami medici del caso ed alle cure del nido. Insomma, se e quando è possibile, dovrebbe essere pratica di tutti gli ospedali quella di lasciare il bambino alla mamma e al papà e favorire il bonding almeno per la sua prima ora di vita, anche due.
Come favorire il bonding
Ma, come anticipato poc’anzi, benché questo primo eccezionale contatto sia determinante per l’inizio del bonding, il processo non si ferma qui ed il consiglio per i mesi e gli anni futuri è quello di coltivare più possibile il rapporto fisico ed empatico stabilitosi attraverso anche solo piccoli gesti come:
- ascoltare il pianto e cercare di comprenderne le ragioni: fare capire che noi ci siamo sempre per lui è fondamentale;
- cercare il più possibile il contatto visivo: sin da subito i suoi occhi cercheranno i nostri e questo contatto lo tranquillizzerà sempre;
- dedicarsi con cura, senza ansie o fretta, ai piccoli gesti giornalieri come il cambio del pannolino, dell’abbigliamento, il bagnetto e le prime scoperte di gioco e dell’ambiente circostante;
- abbandonarsi alle coccole, agli abbracci e dedicarsi ai massaggi: a volte un massaggio è un ottimo modo per calmarlo anche quando non capiamo il motivo della disperazione e ciò vale anche per quando saranno più grandi.
Non sempre però il bonding, inteso come quel profondo legame affettivo speciale che c’è tra la mamma, il papà e il bambino, scatta in automatico. Può volerci un po’ più tempo, ciò vale anche per le mamme che per ragioni fisiologiche non hanno potuto trascorrere le prime ore dopo il parto con il proprio bambino ed anche per quelle che nel post partum sono state travolte da così tante emozioni che non sono riuscite a gestire determinandone una vera e propria forma di depressione. Come sottolineato dalla Dott.ssa Ochsenius, in alcuni casi infatti può volerci più tempo per stabilire questa magica connessione, ma non è mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto.

Fissan Piccolo Mio: la nuova linea naturale che rispetta il legame fra mamma e figlio
Ed è nell’intenzione di favorire questo speciale rapporto fra genitori e figlio, che Fissan ha lanciato Piccolo Mio, la nuova linea di prodotti naturali certificati che unisce l’esperienza di un marchio che si prende cura della pelle dei bambini da oltre 80 anni, alla ricerca dei migliori ingredienti offerti dalla natura.
La nuova linea Fissan Piccolo Mio (composta dall’Acqua Micellare, Pasta Cambio, Crema Corpo, Bagnetto Delicato e Bagno Corpo e Capelli) è assolutamente consigliata in quanto i prodotti sono:
- Del tutto naturali e certificati da Icea Cosmos Natural;
- Senza petrolati, alcol, siliconi;
- Ipoallergenici e dermatologicamente testati;
- Composti da essenze naturali al 100%;
- Ingredienti bio, naturali e unici;
- Volutamente totalmente senza profumi o con leggera fragranza (tipo la crema corpo per rendere il massaggio più piacevole) proprio per non alterare gli odori del bambino;
- Prodotti totalmente in Italia;
- Disponibili ad un prezzo consigliato di 9.90€

Io li adoro!
Io che questi prodotti li ho provati adesso con Lavinia, vi confesso di aver fatto una piacevole scoperta, tanto che sicuramente li acquisterò anche per Elisabetta Sofia.
Di prodotti ne ho provati tanti nel tempo, ormai ho i miei standard e le mie esigenze come immagino tutte quante voi, e ritengo che la nuova linea Fissan Piccolo Mio sia davvero imbattibile nel rapporto qualità/prezzo perché coniuga la garanzia di prodotti davvero validi, bio e super naturali, all’esigenza di noi mamme di non spendere una fortuna per la miglior cura dei nostri bambini.
D’altronde il marchio Fissan per me è sempre stato una sicurezza e trovo che questa prima linea bio sia stata davvero concepita pensando a quello che noi mamme vorremmo per i nostri bambini.
Vi invito quindi a provare la nuova Linea Fissan Piccolo Mio perché sono davvero certa che ne rimarrete entusiaste proprio come me!
Per saperne di più visitate il sito ufficiale Fissan!
Alla prossima!
Laura
-Questo post nasce da una reale collaborazione con Fissan-

