Il riconoscimento delle emozioni nei bambini è un argomento delicato, che ogni mamma dovrebbe affrontare, nel modo giusto, con il proprio bambino
Come aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni primarie?
L’inaugurazione spetta a me. Mi presento: sono Alice Moncelli, Pedagogista Clinica, mi occupo di laboratori nelle scuole e per bambini e genitori sull’Alfabetizzazione Emotiva. Vi suggerisco – qualora ve lo siate lasciato scappare – la visione di questo incredibile film animato, di stampo innovativo, che sicuramente non deluderà le aspettative, sia di voi genitori che dei vostri bambini.
Il film tratta la conoscenza ed il riconoscimento delle emozioni, nei bambini soprattutto, che caratterizzano il nostro “corredo genetico” (Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto, Paura). “Inside Out” può essere un primo valido strumento capace di aiutare sia gli adulti che i bambini a diventare gli “allenatori emotivi” di loro stessi, consapevoli dei propri stati d’animo.
Senza l’adeguata conoscenza di alfabetizzazione emotiva, é difficile riconoscere le emozioni primarie che ci attraversano quotidianamente, specialmente quando si tenta di ascoltarsi senza i dovuti strumenti di conoscenza. Diventa difficile capire “come stiamo”.
Il bambino stesso può comprendere, sin dalla primissima infanzia, se adeguatamente supportato dall’adulto, gli stati emotivi primari, così come i grandi possono imparare ad essere allenatori emotivi, capaci di leggere al meglio i comportamenti e gli stati emotivi dei loro figli. L’adulto, infatti, può diventare un perfetto “allenatore emotivo”. Può essere in grado di gestire gli stati emotivi del figlio. Va sempre ricordato che i bambini, sanno sempre leggere in profondità gli stati d’animo del genitore, al di là degli espedienti che egli usa per mascherarli.
Quando ciò accade, cambia il modo del bambino di rapportarsi con il mondo, basando i rapporti sulla non-autenticità.
Le emozioni, infatti, se espresse adeguatamente – e non represse – , possono portare ad una sana crescita emotiva. Nell’autenticità, venendo a patti con i nostri stati d’animo interni, si accettano quegli stati emotivi ritenuti “inaccettabili” (come la rabbia o la tristezza), che invece sono necessari per una sana crescita.
Rabbia e paura…
Pensiamo per esempio, alla rabbia. In molti momenti i bambini sentono qualcosa che “sale e sale” dal loro pancino (come illustrato perfettamente dal libro “Che Rabbia” di M. D’Allancé), ma non riescono a comprendere cosa stia accadendo.
Pensiamo anche alla Paura. Spesso dimentichiamo che siamo stati tutti bambini e che tutti abbiamo avuto paura della notte, del buio, delle “forme della notte” (mostri, serpenti, fantasmi…). Se si entra in una relazione profonda e significativa con il bambino, si aiuta a mettere anche in discussione ciò che emerge dal bambino stesso, aiutandolo a gestire il tutto in modo competente ed equilibrato e consapevole.
I bambini vanno accolti sempre nelle loro espressioni emotive, senza censura né giudizio, né paura.
Bisogna accogliere ogni stato d’animo nella sua interezza e volgere la didattica anche verso un’ottica rassicurante (l’alfabetizzazione emotiva), che dovrebbe essere presente in tutte le scuole (a partire dalle scuole d’Infanzia).
I bambini, quando viene concesso di esprimere a pieno le proprie emozioni, riescono ad essere infatti più liberi, più felici, più forti anche dal poter gestire le proprie emozioni in modo consapevole.
Anche la relazione con l’altro e con i pari migliora: il bambino si affida oltre l’ambivalenza, e si relaziona al prossimo con fiducia.
Un po’ di letture sulle emozioni nei bambini
Esiste oggi una buona Letteratura per l’Infanzia a riguardo, ecco qualche titolo con cui poter continuare, assieme ai vostri figli, a conoscere e ad accogliere le emozioni, dopo una prima visione del film oggi in argomento:
- “Che rabbia”!, M. D’Allancé;
- “I colori delle emozioni”, A. Llenas;
- “Pezzettino”, L.Lionni;
- “Piccolo giallo, piccolo blu”, L. Lionni;
- “Argh! Uffa! Urrà!”, M. Zucker;
- “L’alfabeto delle emozioni”, N. Costa.
E proposte di attività e giochi e discussioni in famiglia dai suddetti materiali:
- “Il mio diario delle emozioni”, M. Colli, R. Colli, S. Mari;
- “Giochi ed attività sulle emozioni. Nuovi materiali per l’educazione razionale- emotiva”, Di Pietro M., Dacomo M..
Dr.ssa Alice Moncelli – Pedagogista Clinica –