Ogni quanto cambiare la biancheria? La risposta giusta è: quotidianamente e lavandola ad alte temperature! Stesso discorso vale per asciugamani, pigiami e biancheria da letto: vi spieghiamo meglio!
Un ambiente pulito e igienicamente deterso è dettato anche da un ricambio quotidiano della biancheria della casa. Partendo da asciugamani e lenzuola, ma includendo anche indumenti personali come pigiami o biancheria intima. Infatti una domanda che spesso ci si pone è “ogni quanto cambiare la biancheria?”. Ebbene, tecnicamente bisognerebbe cambiarla con una certa frequenza, soprattutto quando si parla della biancheria dei bambini. Difatti, tale accortezza è importantissima non solo a livello prettamente igienico, ma anche per una questione di salute al fine di evitare infezioni e malattie.
Ciò che in realtà non è noto a molti è che i tessuti si riempiono di batteri e microbi, agenti inquinanti (come residui di smog) o pelle morta che, proliferando, portano a infezioni o ad un calo nelle funzionalità del sistema immunitario. Tuttavia sono processi evitabili, da eludere cambiando con una certa costanza i tessuti con cui siamo più a contatto quali la biancheria da bagno, da notte, fino anche agli indumenti intimi, ma effettuando una distinzione tra gli stessi.

Quando cambiare lenzuola e cuscini
La biancheria da notte è una delle più importanti da mantenere pulita. Le lenzuola vanno cambiate almeno una volta a settimana (sebbene pare che alcuni le tengano più di 15 giorni e addirittura fino ad un mese!). Se in casa ci sono letti di neonati o bambini, questa regola non dovrebbe subire mai eccezioni in eccesso. Infatti, come detto poc’anzi, il letto, ambiente caldo e umido, diventa facilmente un possibile nido di proliferazione tra acari, batteri ed escrezioni fisiche. Anche i residui di pelle possono contaminare il letto. Pensate infatti che gli esseri umani perdono 15 grammi di pelle a settimana, di cui un’alta percentuale finisce proprio tra le lenzuola. Niente che non vada via dopo un lavaggio in lavatrice.
Leggi anche: Allergie di primavera e bambini
Diverso discorso va effettuato però per gli acari. Ce ne sono circa 10 milioni in un letto normale, e il loro sviluppo, assieme ai loro escrementi, può portare a reazioni allergiche. Per questo motivo, il copri materasso, le federe e le lenzuola vanno lavate ad alte temperature (tra 60-90° a seconda del tessuto). Mentre, per quanto riguarda il piumone, andrebbe arieggiato ogni giorno e lavato a secco da professionisti almeno due volte l’anno per eliminare ogni traccia di acari. Infine i guanciali. I cuscini poco lavati possono portare funghi e provocare allergie come riniti o congiuntiviti. Anche questi, lavati a secco 2 volte l’anno, hanno una durata di 2-3 anni, dopodiché devono essere sostituiti.

Ogni quanto cambiare pigiami e biancheria intima?
Secondo un sondaggio svolto in Gran Bretagna, condotto da Ergoflex, la maggior parte di uomini e donne intervistati cambia il proprio pigiama ogni 2-3 settimane (se non di più)!!!!!!!!! Ovviamente non c’è niente di più sbagliato. Il pigiama bisogna cambiarlo almeno settimanalmente. Soprattutto i bambini dovrebbero avere almeno un pigiama pulito a settimana, in particolar modo d’inverno, quando è facile, anche a scuola, passarsi microbi e batteri e le influenze di stagione sono sempre in agguato. Tendenzialmente il pigiama è il tessuto che più sta a contatto con la pelle durante le 24 ore, ha una gran quantità di cellule morte e si riempie di microorganismi che, sebbene principalmente innocui, in moltissimi casi possono generare complicazioni (come ad esempio delle cisti o delle allergie).
Leggi anche: la lavatrice Lg Twin ti cambia la giornata
Stesso discorso vale anche per la biancheria intima: dai calzini, agli slip, boxer, canottiera e reggiseni. Se tenuti più di 24 ore, possono dare vita a diverse malattie: infezioni alle vie urinarie, infezioni del sangue, polmonite, candida o malattie veneree. Per la biancheria è consigliabile poi scegliere principalmente tessuti traspiranti, come seta, cotone puro o lino e devono essere lavati a minimo 50° oppure a 40°, ma disinfettati con detergente con ossigeno attivo.
Quando cambiare la biancheria da bagno?

Infine, ma non per importanza, bisogna prestare attenzione su quando cambiare la biancheria da bagno. Asciugamani per il viso, per il corpo e accappatoi, così come tappetini o affini, non devono mai essere tenuti troppo a lungo: non più di una settimana! Anzi, spesso si raccomanda, per questioni di pulizia, di cambiare i teli da bagno (grandi e piccini) ogni 2-3 utilizzi, soprattutto quando sono usati da due o più persone.
Non solo si dovrebbe tenere un asciugamano personale per viso e mani, ma anche tenerli a debita distanza da altri teli personali. Ciò va curato con particolare attenzione per evitare di passarsi germi o batteri, infezioni tipo eczemi, dermatiti o il comune herpes. Gli asciugamani, devono essere lavati in lavatrice ad un minimo di 60° o a temperature più alte per aumentare l’azione anti batterica.
E voi? Ogni quanto cambiate la vostra biancheria?
