Volendo trattare un argomento che riguarda ciascuna di noi così da vicino come quello delle ansie delle mamme. Preferisco partire subito dalla conclusione e vi dico: siamo delle grandi madri, dovremmo soltanto smetterla di sentirci sempre sbagliate!!!
E sì, perché ci sembra sempre di non fare abbastanza, di non dare abbastanza, di non essere abbastanza. Eppure perché non ci soffermiamo un attimo a pensare che forse il vero problema è che pretendiamo troppo da noi stesse?
Davvero i nostri figli pensano che non facciamo abbastanza per loro? Siamo certe che gli manchi qualcosa? Oppure le ansie delle mamme superano di gran lunga la realtà?
Tanti interrogativi per una sola riposta. I nostri figli ci amano sopra ogni cosa e, a dispetto di quanto pensiamo quando ci facciamo travolgere dai sensi di colpa, siamo noi il principale punto di riferimento della loro vita. Le prime da cui corrono per farsi consigliare su tutte le scelte più importanti.
Ecco qualche dato…
Bene, a questo punto vi fornisco qualche dato che ci permetta di analizzare più concretamente la questione:
– Il 92% dei genitori ritiene che nella vita non esista un successo più grande che essere un buon genitore.
– Per il 55% essere un buon genitore significa innanzitutto permettere al proprio figlio di avere fiducia in se stesso.
– Il 48% dei genitori si sente in colpa perché gli sembra di non trascorrere abbastanza tempo con il proprio figlio.
– Per il 78% afferma di non avere il tempo per fare tutto ciò che vorrebbe con i propri figli.
– Il 92% dei figli italiani afferma di essere un bambino felice.
Tutte queste interessantissime informazioni che sono qui ad offrirvi oggi sono state raccolte grazie al Kinderometro, Un’indagine commissionata da Kinder e condotta da IPSOS sul rapporto tra genitori e figli in cui sono state intervistate più di 5000 persone fra mamme, papà e figli (fra i 7 e i 15 anni) di 5 paesi europei. Mi piace sottolineare il fatto che questa ricerca abbraccia sia il punto di vista di noi genitori che quello dei nostri figli. Mette a confronto i risultati delle due “categorie” e dandoci una reale idea d’insieme del rapporto familiare. Proprio per questo credo che i dati in questione siano incredibilmente veritieri e di grande utilità per noi. In quanto dimostrano che stiamo facendo un gran buon lavoro nel nostro ruolo genitoriale!
È vero ed innegabile che lo stress e lo scarseggiare di aiuti da parte della società contribuisca a renderci talvolta insicuri nel nostro compito di madri. D’altronde c’è sempre qualcosa che non quadra. O lavoriamo troppo e non riusciamo appieno a goderci i nostri bambini. O magari trascorriamo troppo tempo in casa e perdiamo di vista noi stesse.
A ciò va certamente aggiunto che spesso le condizioni economiche non ci permettono di donare ai nostri figli tutto ciò che vorremmo. Nonché l’aggravante di avere la famiglia lontana ed impossibilitata a darci una mano concreta nella gestione quotidiana dei bambini.
La somma di tutto porta inevitabilmente ad affrontare dei momenti di sconforto. Momenti che realisticamente toccano da vicino la stragrande maggioranza delle famiglie italiane.
Ma il punto è che le difficoltà che tutti affrontiamo ogni giorno nella nostra vita familiare non devono per forza ridurci a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto.
Questi dati offerti da Kinder parlano chiaro: i nostri figli ci amano per ciò che siamo e apprezzano molto più di quanto immaginiamo il nostro modo di sostenere la famiglia!
Allora perché non essere soddisfatte del lavoro che facciamo con loro? Perché non sentirci ogni giorno delle brave madri e caricarci di quell’energia positiva che ci permette di superare tutte le difficoltà?
Sobbarcarci di problemi ed ansie non fa bene proprio a nessuno, anzi è esattamente questo il vero gap del rapporto tra genitori e figli, nonché ciò che i nostri bambini dichiarano di soffrire di più secondo i risultati del Kinderometro.
Sapete infatti i nostri figli cosa lamentano maggiormente? Non tanto la quantità del tempo che trascorriamo con loro, quanto la qualità: i bambini più piccoli vorrebbero più di ogni cosa che noi il nostro tempo lo impegnassimo per giocare di più con loro!!!
Prendiamoci un attimo e soffermiamoci a pensare davvero a questa cosa:
nelle nostre giornate frenetiche ed in continua lotta contro il tempo, di fatto, quanto tempo riusciamo a dedicare al gioco a mente totalmente sgombra da problematiche e pensieri?
I bambini le ansie delle mamme le percepiscono tutte, badano particolarmente tanto al nostro “modo di giocare” che, se ci fate caso, non di rado considerano migliori giocatori i papà invece delle mamme perché gli uomini sono più tendenti a lasciare i problemi fuori dalle quattro mura di casa.
Il valido consiglio che ci ha dato in merito a questo punto lo psicoterapeuta intervenuto durante la manifestazione di presentazione dei preziosi dati rilevati dal Kinderometro, Dott. Alberto Pellai, è infatti proprio quello di preoccuparci non tanto di dedicare maggior tempo ai nostri figli, quanto di abbandonarci completamente a loro quando riusciamo.
Un’ottima idea sarebbe ad esempio quella di ritagliarci tutti i giorni un’ora buca: quell’ora in cui il piacere prevalga sul senso del dovere, in cui spazziamo via tutti i pensieri dalla mente e ci dedichiamo del tutto ai nostri figli, al gioco, alle risate ed alle coccole con loro. E non esiste nient’altro.
Siamo delle ottime madri, combattiamo tutti i giorni affinché tutto funzioni sempre per il meglio, dovremmo solo abbandonare le tipiche ansie delle mamme che talvolta ci attanagliano e credere di più in noi stesse e nel buon lavoro che facciamo ogni giorno per la nostra famiglia. Come d’altronde fanno i nostri figli che vedono in noi molto più di quanto non riconosciamo a noi stesse.
Laura
-Questo post nasce da una reale collaborazione con Kinder Ferrero-
Immagine di copertina: La Gazza Ladra