Se ti stai chiedendo come far addormentare un bambino, sappi che non è cosa facile, per qualcuno impossibile (vedi me), per qualcun altro (le mamme più fortunate) invece è meno problematica.
In ogni caso, ci sono alcune piccole regole che ciascuna di noi dovrebbe seguire su come far addormentare un bambino e rendere l’ora della nanna meno “complicata”. Ecco, quindi, alcune dritte tratte dalla mia esperienza personale su come creare una routine della buonanotte ideale. Più alcuni consigli forniti da Johnson’s Baby in occasione di un incontro promosso dal brand.
Come far addormentare un bambino creando una routine della nanna
Perché spesso risulta così difficile far addormentare i bambini? Per i neonati l’impatto con il mondo esterno è un vero e proprio trauma. Non riconoscono niente e nessuno di quella che per 9 mesi è stata la loro casa all’infuori della mamma. I neonati hanno, pertanto, bisogno di sicurezza, di sapere che non c’è da aver paura e che ci saremo sempre noi a proteggerli dal mondo esterno. Ma questo non pensate che valga solo per i neonati, anzi, ogni bambino manifesta le sue paure in età differenti. E’ stato dimostrato che in molti bambini le paure sopraggiungono verso gli 8-9 mesi (la mia, ad esempio, sembra avere molto più bisogno di certezze adesso che a 17 mesi). Anche le modalità con cui si manifestano sono diverse, fra cui purtroppo su tutte il sonno. Ecco perché creare una routine della buonanotte per loro è una cosa di fondamentale importanza, in particolar modo per la nanna. E vi dirò di più, potrebbe essere utile anche differenziare la routine del riposino pomeridiano da quella della notte.
Seguire semplici regole…
Sarebbe ideale, infatti, durante il giorno lasciare addormentare i bambini in ambienti discretamente luminosi e non troppo silenziosi e, nel caso di risvegli, provare a riaddormentarli senza troppo impegno, evitando di cullarli, magari solo rassicurandoli pronunciando qualche parolina dolce e dal tono giocoso. Evitate però il pomeriggio di farli dormire troppo: due ore (al massimo due ore e mezza) bastano e avanzano per ricaricare le batterie dei bambini, altrimenti la sera faticherete a trovare il momento giusto per metterli a nanna. La mia, ad esempio, il pomeriggio dorme come un sasso, non la sveglierebbe nemmeno una guerra civile in salotto, ma dopo al massimo due ore e mezza, con fare discreto e cercando di non farmi odiare, la tiro su dal letto. La routine pomeridiana nella fase di addormentamento può essere quindi più “ritmica” ed anche più semplice se vogliamo, magari anche con un saluto ai giochi con la promessa di rivederci più tardi.
Al contrario, quella serale dovrebbe racchiudersi in un momento intenso di pura intimità fra la mamma (o il papà, eh… non ci dimentichiamo che esistono anche loro) e il bambino. E’ infatti la notte che si sviluppano maggiormente le paure. Un bambino che di pomeriggio dorme alla grande, non è assolutamente detto che dorma allo stesso modo anche la notte (prendete la mia, ad esempio!).
Trucchetti salva notte…
Per attivare una routine serale ideale si può, ad esempio, raccontare una favola, magari all’inizio, quando ancora il bambino temete non comprenda appieno. Può essere sempre la stessa e, mi raccomando, sempre a lieto fine (io non sono per la strega cattiva che non fa dormire neanche me!).
Attenzione però, perché routine significa che ogni sera farete le stesse identiche cose, nei medesimi ambienti e con identiche modalità. No ok, se sgarrate nessuno vi fa la multa, ma cercare di essere costanti è davvero importante per far addormentare il bambino sempre negli stessi orari. Potrete salutare le stanze e i giochi, chiamare il peluche preferito dicendo che è arrivata l’ora della nanna, sfogliare e leggere dei libri insieme, cantare una ninna nanna. Finché, ad un certo punto, dovrete determinare con fermezza la fine di questo percorso essendo giunta l’ora di abbandonarsi alla nanna.
Adottare la tecnica più efficace per addormentare i bambini per alcuni genitori, soprattutto quando i bambini manifestano segni di una vera e propria ansia da separazione da loro, spesso non è cosa semplice. Anzi è più facile scoraggiarsi e vivere il momento della messa a letto con forte tensione. Creare una consolidata routine della buonanotte e rispettarla è però lo strumento più utile da usare in caso di bambini che fanno fatica ad abbandonarsi serenamente alla nanna e che si svegliano molte volte durante la notte. Non pensate che funzioni domani, ci vorrà del tempo… Però, a lungo andare, sicuramente riuscirete ad infondere una certa sicurezza ai vostri bambini, per cui la situazione dovrebbe migliorare.
A proposito di risvegli notturni (e qui ancora c’è qualcuna che potrebbe scriverci un libro!), di notte quando i bambini si svegliano provate a calmarli e riaddormentarli facendo il tutto nella maniera più soft possibile. non accendete le luci della stanza, cercate di non parlare troppo. Se proprio costrette, mantenete un tono della voce dolce e molto basso (io ormai sono un’esperta di cambio pannolino al buio!).
Far addormentare il bambino ai primi segni di stanchezza.
Ecco un’altra raccomandazione importante: la vostra routine della buona notte dovrà prendere il via nel momento giusto.
Non pensate infatti di farli giocare finché non crolleranno, perché molto spesso questa cosa non fa altro che eccitarli. Per addormentare i bambini vale la regola che più sono stanchi, più faranno fatica ad addormentarsi. Ad un certo punto anche loro hanno bisogno di “staccare il cervello” dagli stimoli quotidiani. Cercate di capire quando arriva per loro questo momento e cogliete l’attimo! E’ stato dimostrato, infatti, che la principale causa di difficoltà a dormire del neonato è proprio la stanchezza, fino a sconfinare nell’iperattività. E fate attenzione perché se i bambini hanno tanto sonno, il rischio è che si riattivino in un attimo, se non li mettete subito a dormire.
Un grosso errore è anche quello di mettere a letto i bambini troppo presto. Se non hanno sonno, si innervosiranno comunque e finirete ugualmente per ottenere l’effetto contrario a quello sperato, meno ore di sonno… anche per voi! Come vi dicevo prima, dovrete identificare i primi segni di stanchezza (sbadiglia, si strofina gli occhi, comincia a piagnucolare) ed approfittarne. Che dire? Andate per tentativi, ma poi li riconoscerete al volo!
La buona abitudine del bagnetto: i suggerimenti di Johnson’s Baby.
In occasione del mio incontro con medici ed esperti organizzato da Johnson’s Baby ho avuto modo di approfondire il tema del bagnetto secondo i bisogni fisiologici dei neonati. Ma anche di scoprire la linea Dolci Notti studiata appositamente per favorire il buon sonno dei bambini.
Il bagnetto per i bambini già appena nati (attenzione è consigliabile fare i primi bagnetti solo in seguito alla caduta del moncone ombelicale), non è solo una questione di igiene. Diventa un momento intimo fra mamma e figlio fra i più dolci e rilassanti della giornata. Ecco perché fare il bagnetto la sera è un’ottima abitudine da inserire nella vostra routine pre-nanna. Prima o dopo cena (si, avete capito bene, anche dopo cena perché la congestione si rischia solo nuotando nell’acqua fredda). Un bel bagno caldo (la temperatura ideale dell’acqua è a pari a quella del corpo, quindi intorno ai 37 gradi) aiuterà a distendere i bimbi ed a riconoscere il momento in cui la giornata dedita al gioco e alle attività si conclude, per lasciare spazio al riposo.
Johnson’s Baby*, per guidare i bambini all’addormentamento ed aiutarli a dormire meglio, suggerisce di seguire un rituale della nanna, clinicamente testato, in 3 passaggi. Bagnetto, massaggio e infine nanna! La linea Dolci Notti è stata pensata proprio per questi momenti. E’ infatti arricchita dal Natural Calm® una miscela brevettata di aromi rilassanti che, fra coccole e carezze, risulta molto apprezzata dai bambini.
Spero con questo post di esservi stata d’aiuto a chiarire l’importanza della routine della nanna all’interno del piccolo mondo dei nostri bambini. Io, con impegno e costanza, sto provando a mettere in pratica tutti i consigli di cui vi ho parlato che, a loro volta, sono consigli che sono stati dati a me.
Che dire? Continuiamo a provare, finché, si spera, i nostri sforzi verranno ripagati!
Laura
*Johnson&Johnson dichiara che tutti i suoi prodotti rispettano rigorose regolamentazioni a livello Mondiale e Nazionale. Che disciplinano gli ingredienti selezionati, i processi produttivi implementati e i controlli eseguiti, per offrire i migliori prodotti possibili. Se volete sapere di più sul brand ed i suoi prodotti o ingredienti, vi invito a visitare il sito ufficiale e la pagina www.safetyandcarecommitment.com.
-Questo Post è offerto da Johnson’s Baby-