Partorire d’estate: alcune donne lo preferiscono, altre cercano di evitarlo in tutti i modi possibili. Sicuramente, come per ogni altra cosa, ha i suoi pro e i suoi contro. Vediamo quali sono.
Partorire d’estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto in cui il caldo si fa sentire più che mai, può sembrare un incubo, ma non tutte le donne e gli esperti sono d’accordo. Ci sono tanti contro quanti pro e in questo articolo cerchiamo di analizzarli uno ad uno. Una cosa è certa: quando si stringe tra le braccia il proprio bambino ogni paura e ogni dolore passa all’istante, lasciando spazio alla gioia più pura.
I contro di partorire in estate
Il caldo asfissiante, soprattutto se si prospetta un’estate come quest’anno, è il primo dei contro, con tutte le conseguenza che si porta dietro. Gambe pesanti, piedi gonfi e irritabilità dovuta al peso dato dal pancione da portarsi dietro con 40° gradi all’ombra. Senza tener conto dell’umidità che amplifica il tutto, rendendo le giornate della futura mamma non proprio una passeggiata.
Altro contro: se si è in dirittura d’arrivo probabilmente ci si dovrà preparare a dire addio alle vacanze. Certo ne vale la pena, ma sicuramente questo non aiuta. Con il caldo che avanza ci si vorrebbe andare a rinfrescare al mare probabilmente, ma il parto imminente non permette di allontanarsi troppo dalla propria città. Altra scocciatura, il sonno. Dormire con il pancione non è già cosa facile, se ci aggiungiamo il caldo lo diventa ancora meno.
Inoltre, bisogna fare particolarmente attenzione a proteggersi dai raggi solari, perché la pelle è molto tendente a macchiarsi, nonché agli sbalzi di temperatura dovuti al passaggio dal caldo esterno al freddo di ambienti con l’aria condizionata.
Ovviamente anche la gestione del neonato nei mesi più caldi diventa più complicata: per chi allatta temperature alte ed umidità possono diventare davvero un problema ed, in generale, portare fuori il bambino anche solo per fare una breve passeggiata potrebbe rivelarsi non troppo piacevole.
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Quali sono invece i pro?
Anche i pro non sono da sottovalutare, se una volta letti i contro ti è preso il panico, alla fine di questo paragrafo ritroverai la tranquillità. Partorire in estate non è così infernale come sembra.
Bisogna tener conto che durante la stagione estiva si va incontro ad una spesa minore, rispetto che nei mesi invernali; questo perchè c’è bisogno di una minor quantità di abiti pre-maman e anche di vestitini per il bebè in arrivo. Cappotti, giacche e indumenti pesanti infatti, hanno un costo notevolmente maggiore di quelli estivi. In più, partorendo d’estate, il papà con la scusa delle ferie avrà la possibilità di aiutare di più col neonato e di goderselo anche maggiormente. Anche parenti ed amici potranno stare più vicino alla nuova famiglia. In generale i ritmi sono più rallentati e la mamma può beneficiarne.
Ma non finisce qui…
Secondo uno studio condotto dai ricercatori della scuola di Medicina Clinica dell’Università di Cambridge, partorire in estate tutelerebbe maggiormente la salute delle donne. Sembrerebbe infatti che questa situazione proteggerebbe da future malattie al seno e cardiovascolari e ritarderebbe nelle nasciture femmine lo sviluppo puberale. Inoltre, le partorienti, durante la stagione estiva producono una maggiore quantità di vitamina D, rafforzando così le ossa del bambino e favorendone la crescita in altezza.
Se vivete in luoghi in cui le temperature non diventano infernali, un pro da non sottovalutare anche per il bimbo è la possibilità di portarlo da subito a fare delle belle passeggiate all’aria aperta nelle ore meno calde della giornata, senza il timore che si ammali.
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Come affrontare al meglio un parto in estate
Se la vostra gravidanza termina tra giugno e agosto, armatevi di santa pazienza, sopportate un po’ il caldo e cercate di prepararvi al meglio a questo momento, per poi godere delle belle giornate insieme al vostro bambino.
Ci sono delle semplici accortezze da tenere a mente per affrontare un parto in estate nel migliori dei modi:
- In ospedale solitamente fa parecchio caldo, meglio tenere a portata di mano dei panetti di ghiaccio istantaneo per rinfrescarsi al bisogno.
- Usare pigiami comodi e freschi, via libera a vestaglie e scamiciati.
- Chiedere a chi assiste al parto di tenere con sè dell’acqua, in modo da potersi idratare costantemente.
- Farsi portare, dopo il parto, della frutta dai propri familiari. In ospedale tendono a darne sempre poca e quasi sempre cotta, invece è uno degli alimenti maggiormente consigliati in estate.
- Avere pazienza all’inizio dell’allattamento. Il caldo potrebbe causare qualche difficoltà sia a mamma che a bambino, ma una volta ben avviato, andrà tutto liscio!
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