Cos’è la meningite? Perché fa paura? Quali sono i ceppi più pericolosi? E’ possibile prevenirla? Come si contagia e manifesta?
Sono interrogativi che tutti i genitori si pongono ed a cui per fortuna molte campagne di sensibilizzazione sull’argomento oggi forniscono esaurienti risposte. Infatti, solo grazie ad una corretta informazione, possiamo fare scelte consapevoli. E’ per questo che sono qui a riportarvi le importanti nozioni che ho raccolto sulla meningite in occasione dell’evento nominato appunto “Mamme Contro la Meningite” che si è tenuto lo scorso 20 Ottobre a Roma.
Ci tengo a precisare sin d’ora che nessuna delle informazioni che vi fornirò è farina del mio sacco (chi sono io per esprimermi in merito?!). Ma solo una fedele parafrasi delle parole del Dott. Piercarlo Salari (pediatra) e della Presidentessa del Comitato Nazionale contro la Meningite, Amelia Vitiello, ed altre fonti autorevoli. L’ulteriore precisazione che mi sento di anteporre al merito del discorso è di approfondire sempre la questione con il proprio medico di fiducia. Non esitare a porgli tutte le domande che vi passano per la testa.
Schematicamente, al fine di rendere la comprensione più chiara, spero adesso di soddisfare i vostri quesiti basilari riguardanti una malattia spietata come la meningite.
Cos’è la meningite e quali sono i tipi di meningococco
La meningite è un’infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello ed il midollo spinale che può essere causata da virus o batteri.
Le forme virali sono solitamente le più lievi e, nella maggior parte dei casi, non necessitano di trattamento.
Le forme di origine batterica, invece, sono in genere molto gravi ed aggressive e possono portare a importanti deficit neurologici e/o al decesso in poche ore.
Esistono 13 diversi tipi di meningococco di cui 5 (A,B,C,W135 e Y) causano la meningite ed altre gravi malattie. Il meningococco B e C sono i casi più frequenti in Europa ed in Italia.
Soggetti a rischio e contagio della meningite
Tutti siamo potenzialmente a rischio di meningite meningococcica. I neonati sono i più vulnerabili. Bambini ed adolescenti sono soggetti ad alto rischio, come gli adulti – specialmente se viaggiano verso zone ad alto tasso di infezione – ed anziani fra cui è recentemente aumentato il tasso di mortalità per questa malattia.
E’ doveroso sottolineare che l’unico serbatoio d’infezione è l’uomo. Il germe è normalmente presente in una percentuale di individui pari al 10% circa senza indurre uno stato di malattia (stato di portatore sano). Soltanto una percentuale inferiore all’1% degli individui infetti presenta un concreto rischio di sviluppare la malattia, ma, in questi casi, la mortalità può raggiungere percentuali sino al 14%.
In pratica la maggioranza dei portatori non sviluppa la malattia, mentre in alcuni casi specifici, il germe supera le difese dell’organismo e causa gravi patologie quali meningite e sepsi.
Il germe risiede a livello delle prime vie aeree, all’interno della mucosa nasale ed orofaringea. Il contagio avviene quindi per via aerea (attraverso l’inalazione di micro-gocce di saliva o secrezioni nasali). Ed avviene fra soggetti che si trovano ad una distanza ridotta (si dice almeno 40 cm).
(Tratto da SIMIT -Società italiana di malattie infettive e tropicali)
L’incidenza della meningite meningococcica
L’incidenza della patologia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni. In particolare, nel primo anno di vita in cui l’incidenza supera i 4 casi per 100.000 (resta comunque elevata fino alla fascia 15-24 anni).
In Europa il meningococco B è responsabile di circa l’85% dei casi di meningite nei bambini piccoli.
Più di una vittima su 10 può morire.
Un bambino su 10 sopravvissuto all’infezione da meningococco B soffre della perdita di un arto o di disabilità neurologica.
Più di 1 bambino su 3 sopravvissuto all’infezione da meningococco B presenta altre problematiche cognitive, fisiche e psicologiche.
Prevenzione e vaccini
L’unica vera forma di prevenzione della meningite meningococcica è la vaccinazione.
Esistono oggi tre tipi di vaccino anti-meningococco.
- Il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierogruppo C.
- Vaccino coniugato tetravalente: protegge dai sierogruppi A, C, W e Y.
- Il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B che protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.
I vaccini anti-meningococco sono tutti vaccini inseriti nel nuovo Calendario vaccinale LEA, incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ed offerti gratuitamente a specifiche fasce di popolazione a maggior rischio di infezione (come i bambini).
Oggi la scheda vaccinale in vigore prevede:
- la vaccinazione contro il meningococco B nei bambini nel corso del 1° anno di vita: 3 dosi al 3°, 4°, 6° mese di vita e 1 richiamo al 13° mese (gratuita nel corso del primo anno di vita);
- la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età (E’ prevista una dose singola tra il 13° ed il 15° mese);
- la vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente, contro il meningococco A,C,W,Y nell’adolescenza, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo sia per chi non è mai stato vaccinato (gratuita in entrambi i casi).
E’ importante inoltre informarsi periodicamente con il proprio medico di fiducia circa la necessità di fare i richiami ai vaccini.
(Tratto da Ministero della salute)
Conclusioni
L’analisi dei dati relativi alla meningite conferma che, benché non esista ad oggi alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica a livello nazionale, è di fondamentale importanza seguire il calendario vaccinale e consultare sempre il proprio medico in merito all’opportunità e alle tempistiche delle vaccinazioni, in particolare per i nostri bambini.
Riflessioni
“Mamme contro la Meningite” è una campagna globale che mira a collegare tutte le mamme per confrontarci, anche grazie alla condivisione di storie ed informazioni, aiutandoci così a comprendere come poter proteggere al meglio i nostri bambini.
Io ho trovato valido supporto in questa campagna, storie forti che mi hanno fatto riflettere sull’importanza di essere sempre adeguatamente informate e la concreta possibilità di chiarire forti dubbi che nutrivo sulla meningite meningococcica. Consiglio anche a voi di seguire gli appuntamenti di “Mamme contro la Meningite”, e di affidarvi sempre al vostro medico di fiducia per sottoporgli tutti i quesiti e dubbi che nutrite sull’argomento.
Grazie per l’attenzione!
Questo post nasce da una reale collaborazione con Educom-