Facciamo di tutto per educare i figli nel modo che riteniamo più giusto, ma davvero il potere alla fine dei conti è tutto nelle nostre mani?
“Mio figlio non si rivolgerà mai a me con quel tono” “Se mio figlio dovesse mai tirare una sberla ad un altro bambino rimarrebbe in punizione per un mese”, “Mio figlio non guarderà mai il telefono al ristorante”. Queste sono solo alcune delle tante cavolate che prima di diventare genitori ci ritroviamo a dire guardando i figli degli altri. Pensiamo che a noi non possa mai succedere di avere un figlio ribelle. Un bambino che non ci ascolta, un ragazzo che non fa ciò che diciamo o ciò che vorremmo. Commettiamo il grande sbaglio di pensare che nostro figlio verrà su facilmente a nostra immagine e somiglianza. Invece, quando poi ci ritroviamo a fare i conti con la vita reale, ci rendiamo conto di come molte cose sfuggano al nostro controllo.
Noi possiamo indirizzarli, aiutarli a distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma la vita è loro e dobbiamo rassegnarci al fatto che per imparare avranno necessariamente bisogno di sbagliare con la propria testa. Sarà importantissimo anche stargli accanto in quei momenti e cercare di limitare i danni qualora stiano per combinarli, provando sempre a farli ragionare e capire l’importanza delle cose. Insomma, possiamo e dobbiamo darci da fare sicuramente, ma non potremo mai escludere che nostro figlio si renda protagonista di eventi che non ci saremmo mai immaginate.
“Dolcissime”
Questa mia riflessione nasce dalla recente visione del film “Dolcissime”. Mi ha fatta riflettere su quanto sia difficile il nostro ruolo da genitori oggi e sempre, ma forse in particolar modo durante l’adolescenza. Un periodo complicato, in cui i ragazzi tendono ad escluderci ed anche a non fidarsi per la paura di essere giudicati.
In questo film ho visto tre amiche con parecchi chili di troppo che vivono la loro quotidianità sentendosi diverse dalle altre ragazze della scuola proprio per via della loro fisicità. Ho visto genitori non riuscire ad approcciarsi al problema dell’obesità. Che in questo momento è un fenomeno preoccupantemente dilagante in tutta Europa. Ho visto ragazze deridere altre ragazze perché non rispettanti i canoni di bellezza che la società moderna impone.
Tutti problemi all’ordine del giorno che nessuno è preparato ad affrontare. Da genitore non ti insegnano ad affrontare problematiche così delicate come regolare con estrema attenzione l’alimentazione dei tuoi figli. Come infondergli sicurezza quando loro stessi detestano la loro immagine o come sia facile urtare la sensibilità di una persona che non si piace.
Dal di fuori potrebbe dirsi semplice educare i figli ad un’alimentazione corretta, a volersi bene per come si è senza badare al proprio aspetto fisico. A non urtare la sensibilità di chi vorrebbe essere come te, ma no, quando questi problemi si presentano, gestirli non è per nulla semplice.
Educare i figli è una grande responsabilità e tutti cerchiamo di farlo al meglio. Ma la realtà è che non esiste una formula magica per fare funzionare le cose. Così in un attimo la situazione può sfuggirti di mano e ti ritrovi a combattere contro l’obesità, atti di bullismo o body shaming e, no, non è cosa facile.
Sono situazioni complesse a cui nessuno mai ci preparerà. Oltre all’attenzione massima che dobbiamo mantenere sempre nei confronti dei nostri figli ricordandoci di non abbassare mai la guardia. Non dobbiamo mai smettere di trasmettergli la voglia di farcela.
“Dolcissime”: la trama
“Dolcissime”, la pellicola da cui trae spunto la mia riflessione, è il nuovo film diretto da Francesco Ghiaccio e con attori protagonisti Giulia Barbuto Costa Da Cruz e Alice Manfredini. Il film, distribuito da Vision Distribution, sarà nelle sale cinematografiche italiane il 01 agosto 2019 e vi consiglio davvero di andare a vederlo.
Vi racconto la trama.
Le protagoniste sono tre amiche inseparabili in età adolescenziale costrette ogni giorno a fare i conti con gli odiati chili di troppo.
E quando hai sedici anni e sei una ragazzina sovrappeso ogni battaglia ti sembra persa in partenza. Mariagrazia, Chiara e Letizia infatti vorrebbero solo essere invisibili. Mariagrazia soffre terribilmente il confronto con la madre (Valeria Solarino), ex campionessa sportiva. Chiara ha una chat con un coetaneo, ma tanta paura di svelare il suo vero aspetto fisico in foto. Letizia invece ha un enorme talento per la musica, ma troppa vergogna per esibirlo.
Ecco che passare inosservate sembra per loro la scelta migliore. Però, dopo l’ennesima presa in giro, un’inattesa occasione di riscatto arriva dalla popolare e bellissima Alice, capitano della squadra scolastica di nuoto sincronizzato. Le tre ragazze, spinte da una gran voglia di rivincita, decidono di partecipare anche loro alla gara di nuoto sincronizzato e per fare ciò ricattano Alice che verrà costretta ad allenarle in gran segreto. Finiranno così per immergere la loro vita in quella della rivale, avvicinandosi le une alle altre giorno dopo giorno, esercizio dopo esercizio, sorriso dopo sorriso.
Alla fine l’amicizia ed i buoni sentimenti delle protagoniste le legheranno nel profondo superando le apparenze e le rivalità.
Noi non siamo i nostri figli, non dobbiamo fare l’errore di pensare che tutto andrà liscio come l’olio.
Così diverse, eppure così simili, queste ragazze insegnano a ciascuno di noi che nella vita la voglia di farcela vince su ogni cosa e forse questa è la cosa più importante che nel nostro ruolo da genitori possiamo cercare di trasmettergli:
la grinta e la volontà di affrontare le difficoltà sempre con il sorriso!
Un argomento attualissimo, quello dell’educare i figli, che questo film affronta in maniera delicata ed assicurando una visione davvero piacevole. “Dolcissime” vi aspetta al cinema dall’1 Agosto! QUI IL VIDEO TRAILER!
Alla prossima!
Laura
– Questo post nasce da una reale collaborazione con Vision Distribution-