Girello sì o no? In voga fino agli anni ’80 e quasi demonizzato dal 2000 in poi, il girello sembrerebbe aver riacquistato un po’ di fama. C’è chi sostiene faccia male, chi dice che può essere utilizzato ma con riserva, ma la verità è che la verità…sta nel mezzo! E noi siamo qui per fare chiarezza.
Il girello è stato considerato accessorio indispensabile per la crescita del bambino fino all’incirca agli anni ’80 del secolo scorso. Successivamente, la sua fama è andata via via scemando complici tutte le tesi che ne sostenevano non solo la totale inutilità, ma anche la possibile dannosità. Il girello nasce teoricamente per aiutare il bambino a muovere i primi passi senza la necessità che vi siano gli adulti ad aiutarlo o tenerlo sott’occhio.
L’idea sarebbe quella di scongiurare il rischio che il bimbo, muovendo i primi passetti incerti, vada a sbattere o cada facendosi male. Peccato però che il girello sembri essere in assoluto il gioco più rischioso in termini di cadute. Inutile quindi pensare di poterlo utilizzare per metter fine agli incidenti domestici. Tuttavia, le scoperte e l’inventività del mondo moderno hanno fatto sì che si compiessero passi da gigante anche in questo campo. Per rispondere alla domanda “girello sì o no“, quindi, cerchiamo di capire meglio insieme quelli che sarebbero i suoi punti a sfavore.
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Girello sì o no? Tutti i rischi e le controversie legate al suo utilizzo
Il girello, secondo tutti i più grandi esperti e le maggiori linee guida espresse dalle organizzazioni di tutto il mondo per la tutela della salute, sarebbe assolutamente dannoso. Il meccanismo di funzionamento prevede infatti che il bambino si sposti “spingendo” in avanti. Questo comporterebbe un rallentamento nell’apprendimento della normale camminata, dal momento che il bambino finirebbe per camminare spostando il baricentro eccessivamente in avanti e utilizzare le punte dei piedi. Questo danneggerebbe non solo il bambino in termini di apprendimento, ma anche a livello fisico e articolare.
E’ importantissimo che i bimbi apprendano con i giusti tempi i normali schemi motori, che prendano consapevolezza del contatto con il suolo (anche camminando scalzi) e che imparino a camminare non inclinati in avanti ma in stazione eretta. Le piccole cadute non sono altro che importantissimi strumenti di apprendimento per il bambino. L’unica accortezza da porre in atto è quella di non lasciare il bambino da solo e di controllare che vicino a lui non ci siano spigoli appuntiti o oggetti che possano ferirlo cadendo.
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Quand’è che può essere utilizzato? Cosa hanno di diverso i girelli moderni?
Il nostro suggerimento è quello di evitare completamente l’uso del girello, dal momento che in alcuni paesi, come ad esempio il Canada, è addirittura stato bandito dal commercio. Se proprio non è possibile farne a meno, suggeriamo un girello moderno, a patto di utilizzarlo in maniera corretta. Il gattonamento naturale con conseguenti tentativi di alzarsi in piedi e camminare in autonomia da parte del bambino sono sempre da preferire.
I girelli moderni presentano spesso delle basi d’appoggio molto ampie e delle cornici ingombranti. Le prime consentono di dare al bambino più spazio per poter individuare il suo baricentro, mentre le seconde, più ampie della maggior parte delle porte standard, evitano che il bambino si sposti da una stanza all’altra.
Ad ogni modo, prima di acquistare un girello consigliamo di dare una lettura agli standard UE per i girelli più recenti –qui il link!-, e di:
- evitarlo nelle case con scale
- non utilizzarlo mai nelle vicinanze di un tappeto, poiché l’attrito potrebbe farlo ribaltare
- non utilizzare girelli che si chiudono con meccanismi a scatto, poiché potrebbero intrappolare le mani del bambino
- non lasciare mai che il bambino ci giochi incustodito
- verificare con attenzione che lo strumento sia adeguatamente stabile e che non si ribalti per nessuna ragione
E voi, mamme, siete pro o contro il girello? A noi non piace, ma siamo curiose di sapere la vostra!
Fonte: Focus
