Soprattutto se si hanno bambini e/o animali in casa ci si domanda come disinfettare il bucato in lavatrice per eliminare germi e batteri, quale sia il metodo più efficace e se sia bene farlo. Vediamo quindi come fare per proteggere noi e i nostri bambini.
La salute dei nostri bambini è per noi mamme la cosa più importante e mantenere l’igiene è una parte fondamentale del nostro lavoro da mamma per cui in questo articolo chiariremo come disinfettare il bucato quando si fa la lavatrice. Un semplice lavaggio a 60° può non essere sufficiente ad eliminare i batteri che ogni giorno ci portiamo dietro toccando le superfici o anche solo camminando. Inutile anche aumentare le dosi di detersivo nella vaschetta, cosa che può addirittura rivelarsi dannosa.
Allora come disinfettare il bucato al meglio? Ve lo spieghiamo subito!
Come disinfettare il bucato in lavatrice
Vediamo subito come disinfettare il bucato in lavatrice per essere sicure di eliminare i batteri una volta per tutte, soprattutto dagli abiti dei nostri figli che sono quelli più esposti. Non è un’impresa difficile, basta usare nel modo corretto lavatrice e asciugatrice ed affidarsi ai detersivi giusti.
Per prima cosa, non mettere più detersivo del solito pensando che così facendo si otterrà una maggiore azione protettiva e lavante. E’ errato. Dato che l’acqua immessa nel cestello della lavatrice è sempre la stessa, a prescindere dalla quantità di detersivo usato, si rischia solo che la dose in eccesso rimanga sui vestiti, causando poi reazioni allergiche o cutanee a chi li indossa. L’alta temperatura aiuta ma non basta, se settata male può anzi, veicolare ancora più germi che si depositeranno nel cestello. Il nostro consiglio è quindi quello di aggiungere al detersivo che normalmente si utilizza per fare il bucato, anche un additivo disinfettante e mezzo cucchiaio di bicarbonato di sodio. In questo modo saremo tranquille di eliminare i batteri presenti tra i capi.
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Come utilizzare l’asciugatrice
Il passaggio in asciugatrice, dei panni appena usciti dalla lavatrice, è fondamentale. Il funzionamento di questo elettrodomestico, che agisce tramite l’essiccazione, fa sì che i batteri non proliferino. In questo caso le alte temperature, unite alla mancanza di acqua, sono importantissime per l’effetto disinfettante. Il ciclo di asciugatura, affinché sia efficace, non deve mai durare meno di 30 minuti.
Come fare se non si ha l’asciugatrice
Non preoccupatevi però se in casa non avete l’asciugatrice, L’alternativa c’è ed è quella di far asciugare i panni al sole. La luce infatti, grazie ai raggi ultra-violetti, presenta delle proprietà disinfettanti. Evitate però di far asciugare i vestiti tra le mura domestiche.
Se si vanno a lavare vestiti di qualcuno che è malato (o ha anche solo una semplice influenza), è meglio fare un lavaggio dedicato aggiungendo l’additivo disinfettante e poi stirare a vapore dopo l’asciugatura. Dopo aver fatto il lavaggio è bene far fare alla lavatrice un ciclo a vuoto con della candeggina o con dei trattamenti appositi in polvere, a 60°. Esistono ormai delle lavatrici che effettuano la disinfezione direttamente durante il lavaggio, sono quelle Active Oxygen, dotate di ozonizzatore. L’ozono ha un forte potere disinfettante.
Come disinfettare i vestitini dei più piccoli
Per sapere come disinfettare il bucato dei più piccoli è necessaria qualche piccola accortezza in più. Se vostro figlio è ancora neonato, prima di mettere i panni in lavatrice, inumidite quelli più sporchi e passateci sopra del sapone di Marsiglia, lasciate riposare qualche minuto e poi mettete tutto nel cestello della lavatrice. Consigliamo di impostare un programma a 30/40° con centrifuga media.
Fate attenzione ad usare sempre un detersivo ipoallergenico, così come un ammorbidente delicato. Evitate, se stendete all’aria aperta, di farlo nelle ore in cui la città e maggiormente trafficata. Questo per far sì che sugli abiti puliti si depositino meno particelle possibile di inquinamento e polvere. Per i più piccoli, prediligete sempre detersivi ecologici e naturali, che abbiano al loro interno la minor quantità possibile di sostanze chimiche che possono causare dermatiti e allergie.
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