Le favole Disney sono sotto processo, soprattutto dopo che una nota attrice ha dichiarato di averle vietate alle figlia in quanto decisamente irrispettose della figura femminile. Ma le Principesse Disney sono davvero così colpevoli?
Nell’epoca moderna sta capitando che le attrici hollywoodiane che si battono per i diritti delle donne, ultimamente stiano duramente criticando anche la filosofia delle favole Disney .Ma anche della vita delle Principesse che attendono un uomo che le venga a salvare o uno ricco che le baci senza permesso. Michela Marzano – filosofa e politica – ha fatto chiarezza, cercando di riportare il problema alla normalità e ci fa piacere parlarne insieme a voi!
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Favole Disney e realtà: cosa c’è di sbagliato?
In questi giorni non si parla d’altro che del polverone alzato dalla famosa attrice Keira Knightley che ha espresso la sua opinione sulle favole Disney, dichiarando di averne vietato la visione alla figlia di tre anni in quanto poco rispettose e non educative.
“Cenerentola aspetta un ricco che la viene a salvare!”
Anche la nota collega Kristin Bell – voce originale di Anna di Frozen – si schiera a favore di Keira. L’attrice ha definito immorale ogni comportamento delle Principesse. In un’intervista per la rivista Parent’s, in merito a Biancaneve, ha dichiarato:
“Trovo strano che lui la baci senza chiedere il permesso. Non si può fare e non deve passare questo messaggio!”
Le dichiarazioni…
Dichiarazioni che stanno facendo discutere mamme e donne di tutto il mondo, considerando che queste favole ci accompagnano da anni e nessuna di noi ha mai creduto si trattasse di vita reale. Ogni storia è a sé, possiamo anche non condividere i comportamenti di ogni singolo personaggio. Possiamo anche riconoscere che probabilmente il modo di pensare non sia strettamente attuale, ma forse il pensiero di noi “mamme comuni” non si è mai spinto così oltre.
Michela Marzano, filosofa, politica, saggista e accademica italiana, ha ripreso il discorso e ha fatto luce su quelle che potrebbero essere i pensieri femminili e i veri problemi di una fiaba scritta in un’epoca molto diversa dalla nostra.
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Ha evidenziato come sia abbastanza naturale che una fiaba non rispecchi la vita reale. Nonostante l’illusione di incontrare il perfetto Principe azzurro o la bella Principessa vivendo una vita “felici e contenti”. Il punto fondamentale è quello di insegnare ai propri figli la differenza tra realtà e ciò che rappresenta un sogno, cercando la via d’uscita in una bacchetta magica. Sino a prova contraria, i cartoni animati e le fiabe sono state creati per stimolare la fantasia dei più piccoli, far conoscere loro colori – dialoghi – aspetti. Nel caso specifico di Walt Disney, il rispetto per la natura e gli animali. Continua affermando che i genitori dovrebbero guardare, insieme ai figli, i cartoni animati al fine di spiegare la trama – cosa si cela dietro la morale e in quale prospettiva vederli. Secondo le citate celebrità ed altre mamme, invece, vietare alle figlie di conoscere i grandi classici, sarebbe un modo per evitare di confonderle e per aiutarle a capire appieno il proprio valore di donna e difendersi da soprusi ed ingiustizie.