Come far dormire senza ciuccio il piccolo? È possibile utilizzare metodi differenti per lasciare che il bimbo se ne separi da solo. Tuttavia, tra le varie opzioni si può optare per un distacco graduale.
Il ciuccio è fondamentale per la crescita di ogni bambino. Viene spesso dato al fine di placare il pianto, rassicurare e calmare i neonati. Anche durante il sonno può fungere d’aiuto per dare qualche momento di tregua alle mamme, ma soprattutto perchè le statistiche hanno dimostrato che l’uso del ciuccio durante il sonno riduce il rischio di morte in culla. Eppure, molti dentisti, consigliano sempre di far dormire senza ciuccio i propri bambini dall’età di un anno. Difatti, sebbene venga dato ai più piccoli anche per nascondere l’istinto di suzione, molti odontoiatri sostengono che il ciuccio, oltre una certa età, possa rivelarsi dannoso per lo sviluppo del palato e del cavo orale.
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Secondo i dentisti, sarebbe bene quindi cominciare a diminuirne l’uso verso l’anno di età, massimo 18 mesi, soprattutto perché bisogna considerare anche l’igiene orale del piccolo fin dallo spuntare dei primi dentini. Inoltre, il bambino, più diventa grande, più si affeziona al ciuccio e diventerà più complicato separarsene. Proprio per questo, per far sì che non rechi trauma al bambino, il ciuccio dev’essere eliminato con tranquillità e con procedure ponderate. Questo passo è un salto evolutivo del piccolo ed è per questo che bisogna trattarlo come un momento delicato: bisogna evitare d’affiancare più cambiamenti in una sola volta: evitate di togliere il ciuccio se state togliendo anche il pannolino ad esempio o se il bambino ha cominciato a frequentare l’asilo nido o è in corso un trasloco. Piuttosto aspettate che “si calmino le acque” per procedere.
Dormire senza ciuccio: cosa sapere
A questo punto, dovrete studiare i momenti in cui il bambino sente il bisogno del ciuccio: è nervoso? Vuole dormire? Affamato? Poiché ad ogni ragione c’è un’alternativa. Nel caso si parli di sonno, ovviamente, meglio lasciarlo dormire. Se è semplicemente affamato, cercate di capire i motivi, che potrebbero essere dipendenti magari da un cambio della dieta.
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Ogni altro nervosismo dev’essere curato con coccole, come l’abbraccio impareggiabile della mamma o il suo affetto, magari mentre si legge un libro illustrato assieme. Un’altra cosa che può aiutare, è un cambio della routine: spostate la routine prenanna dal divano al letto e, invece di offrire il ciuccio, dare un giochino per i denti. Nel caso in cui però, il bambino cominci a chiedere il ciuccio potete cercare di diventare più creative. Ad esempio potete anche aiutarvi proponendo al bimbo di dare il ciuccio all’orsacchiotto.
I piccoli hanno anche un potente senso di responsabilità e, quando si sentiranno loro i “grandi” nei confronti dell’orsacchiotto, non potranno dire di no all’orsetto che ne ha ancora bisogno.
Adesso non vi resta che creare le occasioni per togliere il ciuccio, con pazienza, rigore ed essere anche intransigenti quando serve. Badate, non serve andarci subito con i piedi di piombo, ma un po’ alla volta bisogna toglierlo: che sia una volta al giorno o poco più, diventando sempre meno “reperibile” o utilizzandolo solo per le nanne, ma poi neanche per quella.
E nel caso fosse più difficile del previsto? Ebbene ci sono anche tecniche per dormire senza ciuccio per mamme avvedute, vale a dire intingere il ciuccio nel limone. Poco ortodosso ma d’effetto. Associando al ciuccio un sapore aspro, si faciliterà l’abbandono dell’abitudine. Concludiamo dicendovi che questi consigli sono ottimi per la situazione, ma si può dire che ogni mamma può capire com’è meglio togliere il ciuccio al proprio bambino.
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