Cosa succede nel secondo mese di gravidanza? Quali sono i sintomi? Come cresce il piccolo? E quali analisi devono essere effettuate? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere!
In piena metà del primo trimestre, il secondo mese di gravidanza inquadra basi importanti per la gestazione sebbene ancora di debole percezione. Nella maggior parte dei casi, una donna sa già di essere incinta, soprattutto per una gravidanza desiderata. Tuttavia, in caso contrario, diventa difficile capirlo se non tramite alcuni cambiamenti impercettibili del corpo: i fianchi si allargano, assieme al petto (dolente e gonfio) mentre tra i sintomi del secondo mese di gravidanza ci si sente sempre più stanche e le nausee potrebbero iniziare a farsi sentire. Nel frattempo, l’embrione, che verrà chiamato feto fino alla fine della gravidanza, comincerà a prendere sempre più forma e, dettaglio più importante, il suo cuoricino inizierà a battere.
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Con la crescita del nostro piccolo minuto dopo minuto è consigliabile cominciare ad effettuare alcuni esami del secondo mese di gravidanza: spesso sono già prescritti fin dal primo mese, ma l’esame della toxoplasmosi viene ritenuto uno dei necessari da fare entro la fine del primo trimestre. Dopodiché entrano in gioco, soprattutto per i ginecologi più meticolosi, anche i primi “no”: assolutamente aboliti senza sé e senza ma fumo e alcol, anche l’alimentazione va curata assieme ad un’attività fisica non troppo impegnativa evitando troppi sforzi o stress.
I sintomi del secondo mese di gravidanza
Quali sono i sintomi del secondo mese di gravidanza? Ebbene, come abbiamo ribadito in molti articoli, i sintomi della gravidanza possono essere soggettivi: molte donne soffrono fin dall’inizio di mal di schiena, altre diventano iper attive, altre ancora vogliono mangiare solo dolci e molte altre non hanno alcun tipo di sintomo. Questo perché, fino al terzo mese, i segnali possono essere “fraintesi” oppure semplicemente trascurati. Tuttavia, spesso possiamo far caso a influenze difficili da non notare come ad esempio l’umore: a livello psicologico, soprattutto a causa del boom ormonale, durante il secondo mese di gravidanza si è completamente stordite, con stanchezza e spossatezza assieme ad estremo sonno e voglia di dormire. Si diventa talmente stanche da non riuscire neanche a svolgere piccoli impegni sul lavoro o un’uscita con le amiche.
In più ci possono essere irritabilità, instabilità e ansia a farla da padrone, ma anche in questo caso diventa individuale poiché se la gravidanza è desiderata, la donna può anche entrare in uno stato di grazia. A livello fisico in molti casi si possono verificare nausee fin dai primi mesi (anche se nella maggior parte delle donne arrivano al terzo mese) oppure vomito. Il seno comincia ad aumentare e a dolere, ma nella quinta settimana iniziano ad esserci i sintomi classici: urinare con frequenza, ingrossamento delle vene, gambe gonfie, sensazione di secchezza o problemi ai denti poiché le gengive si ammorbidiscono e possono sanguinare. In più i fianchi cominciano ad allargarsi, proprio in relazione alla crescita del feto.
Come cresce il bambino durante il secondo mese di gravidanza?
Al secondo mese di gravidanza il nascituro non viene più definito embrione, bensì verrà definito feto fino al parto. È lungo circa 2 cm, al pari di una monetina da 1 euro e ha il peso di due grammi. Gran parte del suo corpo si è già formata nel corso delle prime quattro settimane, ma adesso gambe e braccia stanno cominciando a muoversi nonostante siano troppo corte per potersi incontrare, ma appaiono i primi rudimenti di dita dei piedi e mani andando di pari passo con lo scheletro. Comincia a formarsi anche la cartilagine e le ossa: entro la fine della settima settimana ha inizio l’ossificazione dello scheletro che proseguirà poi per anni e anni completandosi solo nell’età adulta.
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Anche il viso sta prendendo forma: la punta del naso si è formata, così anche la prima forma degli occhi, mentre una sottilissima bocca comincia a prendere forma assieme al palato. Dopodiché la testa: il sistema nervoso sta prendendo vita assieme ad alcuni dei centri principali del cervello, inclusi talamo, ipotalamo e cervelletto. E mentre anche i primi organi (come lo stomaco) cominciano ad avere fondamenti, la parte più importante riguarda il sistema circolatorio: le valvole del cuore si stanno sviluppando, aiutando il cuore ad emettere i primi battiti. Inoltre, proprio in questo mese, cominciano a svilupparsi i caratteri sessuali del bimbo, ma sarà poi dal terzo mese che potremo vedere se è maschietto o femminuccia. Tuttavia, prima della prima ecografia, occorre effettuare alcuni esami del secondo mese di gravidanza.
Secondo mese di gravidanza: esami da fare
Gli esami del secondo mese di gravidanza rientrano tra le analisi da fare entro il primo trimestre. Come consigliato anche dalle linee guida del Sioeg (Società Italiana Ecografia Ostetrico Ginecologica), un medico scrupoloso vi terrà i test meno impegnativi per i primi mesi, ma se non li avete fatti sarà bene eseguire i primi esami di routine:
- Esame del sangue, compresi di valori relativi della tiroide;
- Rubeo test, meglio conosciuto anche come lo screening della Rosolia. Verifica se un soggetto ha contratto o meno questa malattia infettiva oppure se è stato vaccinato. Se contratta per la prima volta nel corso della gestazione può infatti determinare un insieme di alterazioni come anomalie della vista e dell’udito, cardiopatie e disturbi neurologici;
- Ricerca dell’antigene Australia: è il gene d’esordio dell’Epatite B. Nel caso in cui il valore risulti positivo vanno effettuate tutte le terapie del caso;
- Reazione di Wasserman: screening della sifilide;
- Il test di Coombs (in questo caso si parla di quello indiretto): è eseguito sul sangue della madre durante la gravidanza, per valutare la presenza di anticorpi anti-Rh e l’opportunità di eventuali misure profilattiche e che permette un test di compatibilità pretrasfusionale.
Nel caso in cui l’ultimo sia positivo sarà necessario eseguire l’immunoprofilassi soprattutto se sono previste delle procedure invasive (per esempio l’amniocentesi) e al termine della gravidanza.
Cosa fare e cosa non fare nel secondo mese di gravidanza
Dal secondo mese, alcune precauzioni raccomandate cominciano ad essere d’obbligo, come ad esempio cercare di rispettare una dieta tipica della gravidanza, prendendo anche nota del vostro peso ogni 15-20 giorni. Per la dieta vi dovrete attenere comunque alle regole disposte dal vostro ginecologo: se non avete effettuato toxoplasmosi, sono da evitare affettati e salumi mentre, secondo le analisi del sangue, potrebbero essere aggiunte anche vitamine ed integratori. Tuttavia se non ci sono grossi cali di vitamine, proteine ecc, viene consigliata una dieta variata facendo attenzione a non eccedere con alimenti complessi.
Si può andare in vacanza nel secondo mese di gravidanza? Certo! Anche se è consigliabile non viaggiare in luoghi in cui sono richieste moltissime vaccinazioni, con dosi numerose, che potrebbero danneggiare il bambino. Inoltre, ricordate che, per ogni spostamento, è consigliabile portarsi dietro la mascherina e chiedere comunque consiglio al medico di fiducia.
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Non solo, perché è possibile (per il momento) continuare ad effettuare attività fisica ma non sport agonistici: pilates e aerobica leggera, oppure il nuoto possono andare bene, l’importante è scegliere sessioni non troppo lunghe o faticose. Tra i no assolutamente da non transigere, l’assunzione di farmaci senza consulto medico: non solo è molto pericoloso ma alcuni farmaci assunti con leggerezza, attraverso gli effetti teratogeni e sconosciuti dei farmaci, possono provocare gravi danni al bambino. Un discorso che può essere esteso anche per la medicina omeopatica e fitoterapica.
Ecco perché, per qualsiasi dubbio, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico.
Stay Tuned con i prossimi articoli per il terzo mese di gravidanza!
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