Quali esami fare durante il quinto mese di gravidanza? Come cresce il piccolo? Quali sono i sintomi principali del secondo trimestre di gravidanza? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere!
Il quinto mese di gravidanza rappresenta la metà del percorso per la mamma e per il feto, nonché il pieno del secondo trimestre della gravidanza. Con le basi ben formate, adesso il piccolo, dalla diciassettesima alla ventunesima settimana, si sviluppa sempre più crescendo molto velocemente nel corso di pochissimi giorni. In effetti, durante il quinto mese, il piccolo comincerà a muoversi, scalciare e girarsi e la mamma potrà sentirlo. Inoltre, va verso il completamento di muscoli, ossa e cervello, tappa assolutamente essenziale per il suo futuro. Ecco perché ci sarà bisogno di effettuare alcune analisi cliniche per verificare che non ci siano problemi per la crescita del piccolo (infezioni in corso o simili) con la morfologica “decisiva” che decreterà “ufficialmente” il sesso del bambino.
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In tutto questo anche il corpo della mamma tende a cambiare celermente: i fianchi si allargano, la pancia si gonfia, si inizia ad avere chili in più in poco tempo e l’epidermide diventa più sensibile e secca. La soluzione sarà una cura aggiuntiva per la cosmesi, ma non è l’unica precauzione da prendere nel quinto mese di gravidanza: è arrivato il momento di rilassarsi e cominciare a fare sport. Cominciamo però a capire come si evolve il feto nel corso di questo mese.

Come cresce il feto?
Il quinto mese di gravidanza si calcola dalla 17^ settimana e 5 giorni alla 21^ settimana e 6 giorni. E’ un periodo significante per il feto poiché la crescita è sempre più visibile e lo sviluppo diventa minuzioso: all’inizio del quinto mese misura circa 11 centimetri e pesa più o meno 100 grammi, ma sarà nella 18^/19^ settimana che il bimbo arriverà a 14 centimetri e peserà 190 grammi, completando lo sviluppo di muscoli, ossa e nervi. Durante questo tempo anche le unghie compiono la loro formazione ed è il momento in cui alcuni bambini scoprono il pollice e il succhiare, mentre le gengive mettono i primi “semi di dentini”, che diventeranno i primi denti da latte. Il senso del gusto comincia ad affinarsi sempre più, mentre terminano il loro sviluppo le papille gustative e il feto inizia a distinguere tra sapore acido, dolce, amaro o salato.
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Inoltre, sapete che il feto dal secondo trimestre di gravidanza riesce a sentire i rumori esterni? E risponde agli stimoli muovendosi frequentemente ma, avendo ancora parecchio spazio nella pancia, non si riesce a sentirlo distintamente. Nella 20^ settimana il peso del bambino raggiunge i 240-250 grammi, per una lunghezza di circa 15 centimetri e sta per concludersi lo sviluppo dei polmoni e del sistema immunitario, sebbene il cervello sia ancora in formazione. Infine, durante la 21^ settimana, il feto si è appropriato di una sua routine: dorme per la maggior parte del tempo (circa 16-20 ore al giorno) e, quando sveglio, ascolta i rumori esterni abituandosi alla voce della mamma. Ma nel frattempo, il suo organismo comincia a sviluppare le cellule del midollo osseo e del sangue. Questo sviluppo, assieme a quello del sistema nervoso, viene monitorato attraverso qualche analisi del quinto mese di gravidanza.

Le analisi cliniche
Durante il secondo trimestre di gravidanza, nello specifico entro il sesto mese, si effettua la seconda delle tre ecografie da fare durante la gestazione. Si tratta dell’ecografia morfologica, si svolge per la seconda volta tra la ventesima e la ventiduesima settimana e rientra tra le analisi del quinto mese di gravidanza da cui non bisogna esimersi. Il motivo riguarda la sua funzione: serve a sondare lo stato di salute generale del feto e fornisce inoltre moltissime informazioni. Con la morfologia si può valutare il peso, la statura, la salute degli organi, la frequenza cardiaca del bambino ma anche escludere eventuali malformazioni come la spina bifida, particolare anomalia neonatale. Grazie alle evoluzioni tecnologiche, la morfologica è spesso effettuata come ecografia 3D, che si effettua tramite il macchinario adatto quando l’ospedale o il ginecologo ne è rifornito.
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In particolare, con l’ecografia, si può finalmente avere la certezza alla domanda che ogni mamma prima o poi si fa nel corso della gestazione: finalmente è possibile sapere se sarà maschietto o femminuccia! Tuttavia, come abbiamo scritto in molti articoli, si può cominciare ad intuire qualcosa a riguardo del sesso del bambino già dal terzo mese, ma spesso dipende sia dalla posizione del piccolo (impossibile capirlo se è di spalle, girato oppure semplicemente con gambe chiuse), sia dalla bravura del ginecologo.
Oltre alla morfologica, durante il quinto mese, la gestante si può sottoporre al toxo-test, in caso di negatività nei mesi precedenti, Rubeotest, nel caso non sia stato fatto il vaccino per la rosolia, flussometria doppler, per verificare la corretta vascolarizzazione del piccolo, e OGTT (test da carico di glucosio), raccomandato solo nei casi di diabete alto o rischi di diabete gestazionale.

Quali sono i sintomi del quinto mese?
Nel secondo trimestre di gravidanza, come spiegato, comincerete a sentire i primi movimenti del vostro bambino: molte donne qualificano il movimento come una specie di sfarfallio all’altezza del pube, più acuti durante le ore notturne e con leggere contrazioni uterine. Una sensazione che è inevitabile che rientri tra i sintomi del quinto mese di gravidanza assieme alla sudorazione: inizierete a sudare molto di più a causa dell’aumento della pressione sanguigna che a sua volta potrebbe causare anche naso più congestionato. E’ un fenomeno consueto durante una gravidanza, ma che tende a cessare subito dopo il parto.L’ombelico potrebbe anche fuoriuscire e rimanere in tale posizione fino alla fine della gestazione, conseguenza del fatto che l’addome continua ad ingrandirsi, la muscolatura si distende, per permettere al feto di continuare a crescere, e l’utero, sempre più grosso, si dilata contro i polmoni.
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Nel frattempo anche il petto si è allargato mentre cominciano a star stretti anche i soliti reggiseni poiché anche i seni tendono a gonfiarsi. Se non è già apparsa, in questo mese si delinea la famosa “linea nigra”: linea più scura che parte dall’ombelico e arriva fino al pube dovuta a un aumento dell’ormone melanocito-stimolante prodotto dalla placenta. In aggiunta potreste soffrire un po’ d’insonnia e possono inoltre nascere altri piccoli fastidi come emorroidi, pelle disidratata e secca. Su quest’ultimo punto sarà possibile cominciare a prendersi cura di sé stesse a livello cosmetico, al fine di evitare le conseguenti smagliature della gravidanza.

Il quinto mese di gravidanza: le cose da sapere
Arrivati al secondo trimestre di gravidanza, la mamma lavoratrice può cominciare a gestire la sua attività con più calma, evitando di non affaticarsi. Se, infatti, durante i primi mesi si può continuare la propria vita senza eccedere con gli sforzi, adesso diventa assolutamente d’obbligo evitarli. Anche sul lavoro, lì dove possibile, bisognerà informarsi circa il congedo di maternità da parlarne esclusivamente con il proprio datore di lavoro in base al proprio contratto. Dunque cosa fare nel quinto mese di gravidanza a casa da lavoro? Arredare la stanza del piccolo! Il quinto mese di gravidanza è il momento opportuno, per chi non l’ha già fatto per preparare la stanza del nascituro: lettino e fasciatoio sono essenziali per iniziare. Assolutamente significativo sarà cominciare a fare attività sportiva: camminata, pilates, yoga in gravidanza sono ginnastiche da prediligere, con lo scopo di mantenersi in forma e ritrovarsi (a fine gravidanza) con pochi chili da smaltire.
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Uno degli obblighi da avere durante il secondo trimestre riguarda soprattutto la cosmesi: dovrete cominciare ad effettuare trattamenti tramite creme affidabili per le prime smagliature. Una pratica da compiere con costanza, sia per il corpo che per il viso: creme giornaliere ultra idratanti possono davvero aiutare la pelle secca a non seccarsi ulteriormente poiché, se non curate, facilitano la comparsa delle rughe. E, in sinergia con la cosmesi, va tenuto un occhio di riguardo anche per l’idratazione e alimentazione: oltre a bere giornalmente 1,5 – 2 litri d’acqua, bisognerà mantenere una dieta equilibrata per la crescita del piccolo, permettendosi solo piccoli sgarri e non eccessivi.
Ricordate di utilizzare vestiti comodi e dai tessuti freschi, vale a dire maglie, vestiti e pantaloni di cotone o lino, ed evitate roba aderente e scarpe col tacco. Questo non vuol dire eliminarli completamente, anzi: c’è chi porta tacchi fino al giorno precedente al parto senza soffrirne. Un’ultima attenzione riguarda i medicinali da prendere: di qualsiasi tipologia premunitevi di consiglio del medico o del ginecologo.
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