Da subito o ad allattamento concluso, più di una mamma si trova in difficoltà perché il proprio bambino usa il seno come ciuccio: proviamo a capire perché e cosa fare.
Un allattamento continuo, ogni volta che il proprio figlio lo richiede, potrebbe diventare estenuante e faticoso. Conosco mamme, tante mamme, che benché non abbiano purtroppo più latte da offrire ai propri figli, comunque si vedono costrette ad attaccarli al seno (vi parlo anche di bimbi grandi e che hanno superato i due anni!), anche solo per consolazione. Come se, ad un certo punto, quel gesto naturale, diventasse quasi compulsivo. I bambini usano praticamente il seno come ciuccio.
Ma allora, cosa fare? Proviamo a capirne di più e andiamo per gradi!
Allattamento a richiesta: perché usa il seno come ciuccio
Il dilemma che attanaglia ogni mamma all’uscita all’ospedale è se allattare a richiesta o ad orari (più o meno ) prestabiliti e (più o meno) da rispettare. E qualunque strada si scelga, non è mai detto sia quella giusta (io sono per “ognuno faccia ciò che si sente“).
In ogni caso, una volta che si è a casa con il proprio figlio, le regole piano piano vengono costruite insieme e, di norma, si tende a non correre ogni qualvolta il piccolo piange o sembra abbia fame, cercando di distrarlo sino all’orario consono per la poppata (se vuole il seno ogni 10 minuti non dovrebbe essere per fame!).
Il contatto con la propria mamma è fondamentale per tutti i bambini, che sin da neonati, richiedono questa vicinanza e la trasformano in poppata, così da avere la piena attenzione della mamma ed unirsi nella forma più intima che esista al mondo. E, sappiamo bene che non offrire il seno ogni qualvolta nostro figlio lo richieda risulti difficilissimo, ma a lungo andare si potrebbe creare un circolo vizioso che potrebbe mettere in crisi sia la mamma che il bambino.
Secondo gli esperti infatti, il pianto è l’ultimo segnale che il neonato dà per attirare l’attenzione della mamma, preceduto dall’essere nervoso, ciucciarsi le dita delle manine e muovere la testa continuamente; questo significa che, se piange in maniera nervosa, è, la maggior parte delle volte, una richiesta di contatto, più che di fame. Ecco perché in questi casi si finirebbe per offrire il seno più che altro alla stregua di un ciuccio.
Allattamento su richiesta: come comportarsi
Non bisogna pensare che nel contatto tra una mamma ed il suo neonato si debbano seguire delle regole prestabilite, ognuna deve sentirsi libera di comunicare come desidera. Ci sono però alcuni consigli da seguire sin da subito al fine che la mamma non non si ritrovi, presto o tardi, ad offrire il seno come ciuccio e per mera consolazione, come per esempio:
- suddividere le poppate con una tempistica lunga l’una dall’altra (a seconda delle esigenze del bambino, ma insomma non ogni 10 minuti);
- provare a giocare, coccolare e distrarlo sino ad un orario di poppata consono senza dare false speranze;
- fare le cose in maniera graduale, in modo che possa abituarsi al nuovo ritmo senza patirne l’effetto;
- se non siete contrarie, offrire il ciuccio o il biberon con dell’acqua minerale quando capite che non piange per fame, ma per “nervosismo”.
Ascoltare anche gli esperti…
E’ importante, magari rivolgendosi ad un’esperta del settore, riuscire ad interpretare i segnali del piccolo andando così a rispondere in maniera corretta ad ogni sua necessità. Esistono figure come quella della puericultrice o della doula, oltre alle consulenti dell’allattamento che possono sostenervi nei primi periodi, in modo da provare meglio ad interpretare le richieste del bambino e trovare il giusto equilibrio tra di voi sin da subito.
La pazienza e la conoscenza sono i passi fondamentali per trovare il giusto ritmo ed equilibrio tra mamma e figlio: così come ogni donna, anche ogni bambino ha il proprio carattere, ed utilizzare il seno come ciuccio non è altro che una forma di richiesta di contatto continuo più che lecita che avanza il piccolo, ma insegnare da subito al bambino che esistono tanti altri modi per mantenere il pieno contatto con la mamma può davvero essere utile, soprattutto se si sceglie per un allattamento prolungato.
Quando i bambini saranno più grandi infatti, sarà molto difficile abituarli alla mancanza del seno, pertanto i consigli migliori che ci sentiamo di dare in merito, si riferiscono a quelle piccole regole elencate sopra da “stabilire” sin dall’inizio. Sarà anche più piacevole per voi riservare il seno per l’allattamento e cominciare a godere di altri spazi intimi con il vostro bambino come il gioco o le coccole.
E voi? Come fate o avete fatto con il vostro bambino?
2 Commenti
Mia figlia usa il seno come ciuccio e, siccome lo fa prevalentemente per riaddormentarsi quando ha i risvegli notturni, per me sta diventando un’esasperazione! Come devo fare? Ha 2 anni e mezzo ormai e inizia a piangere strillando se non le do il seno… Aiutatemi per favore 🥺
Ti invitiamo innanzitutto a rivolgerti al pediatra. Il nostro consiglio è comunque quello di abituarla prima di giorno e poi di notte a non ricevere il seno come mera consolazione. E’ grande puoi spiegarle la situazione e cominciare ad adottare una routine della nanna molto rassicurante che può portarla già a svegliarsi di meno…
In bocca al lupo e tipici aggiornate!