Da sempre il secondogenito è considerato il più ribelle, il più furbo e quello che se la cava meglio sia in famiglia e sia nella vita. Uno studio ha confermato tutto questo, aggiungendo anche qualche caratteristica a noi meno nota.
La mamma che ha un secondogenito lo sa bene che è lui il vero piantagrane della famiglia. Nonché quello che ottiene sempre di più attuando strategie differenti a seconda dell’età. Che siano maschi o femmine non è importante e la scienza ci spiega il perché!
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Lo studio scientifico sul secondogenito
Vista la continua diceria tramandata da mamme di diverse generazioni, si è voluto andare a fondo della questione relativa al figlio secondogenito con uno studio condotto su un campione di bambini americani ed europei.
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Lo studio è stato effettuato dal Mit nella persona di Joseph Doyle, accompagnato da uno staff di famosi professionisti. Fatto per cercare di capire se l’ordine di nascita potesse essere rilevante in merito a comportamenti tipici nella vita da adulto. Per fare questo, come anticipato, i ricercatori si sono avvalsi di un campione proveniente dalla Florida e dalla Danimarca studiando figli secondogeniti nati tra il 1980 e il 2000 – sia maschi che femmine.
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Non solo, infatti per avere ancora più elementi importanti, hanno anche rilevato la provenienza dei genitori – lo stato sociale – problemi con giustizia – problemi con la scuola – educazione e impiego dei genitori.
Quali i risultati?
I ricercatori hanno volutamente studiato secondogeniti che vivessero in due parti differenti del globo e avessero stati sociali non uguali. questo proprio per poter ottenere uno studio molto più avanzato. Nonostante questo, i risultati sono stati praticamente similari.
Andando nel dettaglio è emerso – o meglio si è confermato – che i secondi figli (particolarmente di sesso maschile) hanno una tendenza ad esseredecisamente più problematici dei primi, inclini alla disobbedienza, ma anche molto più creativi e fantasiosi.
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E’ colpa dei genitori?
Secondo la scienza la “colpa” è da imputare proprio ai genitori, in quanto tendono a dare meno attenzioni rispetto ai primogeniti – visti come una novità in ogni tipo di azione e relazione.
A tutto questo bisogna anche aggiungere che:
- I primogeniti vengono stimolati maggiormente, sia fisicamente e sia mentalmente.
- Vivono “la fase sperimentale” dei neo genitori, che si ritrovano ad essere permissivi e tranquilli con fratelli minori.
- Vengono visti come modello assoluto da seguire.
Tutto questo indica, sempre secondo gli scienziati, che il comportamento di mamma e papà con i secondogeniti incida al 90% sulla loro crescita e modo di fare.
La parola a voi mamme: come vi comportate con il secondogenito? E’ ribelle e piantagrane?