Qual è la differenza tra intolleranza e malattia
Sebbene in tanti credano che si parli della medesima cosa, c’è una netta differenza tra la patologia e la sola intolleranza al glutine.
Nel dettaglio la differenza sostanziale tra celiachia e sensibilità al glutine “riguarda la reazione dell’organismo a fronte dell’ingestione di alimenti contenti proprio il glutine”
Infatti, nel dettaglio:
- La patologia scatena una reazione del sistema immunitario come allarme/risposta
- L’intolleranza non presenta la reazione più volte descritta ma si manifesterà con sintomi similari (gonfiore, irritazione del colon…)
Le persone con la malattia celiaca (autoimmune) – come evidenziato dai professionisti – nascono con un gene predisposto che si attiva nel momento in cui si viene a contatto con il glutine. Ci sono casi in cui, inoltre, è possibile tollerare il glutine per qualche tempo fino a quando la patologia non emerge del tutto per poi dover cambiare la propria alimentazione.
Se il bambino soffre della malattia, questa lo accompagnerà per tutta la vita, per questo motivo è bene agire immediatamente sin dai primi sintomi.
Sempre andando nello specifico, l’intolleranza non è una malattia autoimmune e non ha alcuna componente genetica. Colpisce circa il 7% della popolazione prevalentemente di sesso femminile. In questo caso si potrà sopportare l‘ingestione di piccole quantità di glutine avvertendo i fastidi di cui sopra (per lungo o breve tempo).
Come diagnosticare la patologia
Nel momento in cui si ha il dubbio che il proprio bambino possa essere celiaco o intollerante è bene rivolgersi al proprio pediatra di fiducia in modo che si possa procedere con un controllo accurato. Gli esami specifici si suddividono prevalentemente in due:
- con un semplice prelievo del sangue
- con campioni di mucosa intestinale
Il primo è quello principale in quanto non invasivo, volto a capire se c’è una reattività del sistema immunitario non corretta. Il secondo è invasivo, ma fondamentale se il medico non ha risposte e vuole capire qualcosa in più: lo stesso è importante per osservare direttamente la mucosa dell’intestino e come lavora.
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Cosa fare se mio figlio è celiaco?
Una volta che la celiachia viene confermata, è importante agire sin da subito con il proprio pediatra – o medico – nello studio di una dieta apposita per il bambino (soprattutto se piccolo). In molti pensano che sia sufficiente non mangiare il pane o eliminare la pasta, ma non è così facile.
Oggi, essendo una patologia molto diffusa, sono tantissimi i prodotti senza glutine anche per i bambini ma è comunque doveroso studiare a tavolino una tabella pasti. Perché tutto questo? Considerando che i bambini sono in fase di crescita e il glutine rappresenta una fonte fondamentale per l’organismo, questa deve essere sostituita con proteine al pari del valore nutrizionale, ma di diversa tipologia.
Decreto di assistenza per i celiaci
Considerato che il celiaco deve seguire, come accennato, una dieta varia e con un apporto energetico equilibrato (carboidrati al 55%) tramite alimenti privi di glutine, la legge prevede delle tutele e sussidi per l’erogazione dei prodotti senza glutine. L’ultima modifica alla L. 4 luglio 2005, n. 123 Pubblicata nella G. U. 7 luglio 2005, ha aumentato il tetto di spesa per i bambini.
Nello specifico:
- Da 6 mesi a 5 anni il tetto di spesa è pari a 56 Euro
- Da 6 anni a 9 anni il tetto di spesa è pari a 70 Euro
- Da 10 a 13 anni il tetto di spesa è 100 Euro per i maschi e 90 Euro per le femmine
I cibi senza glutine spettano a:
- bambini/adulti affetti da celiachia
- bambini/adulti affetti da dermatite erpetiforme
Gli alimenti, secondo il nuovo decreto, che vengono erogati gratuitamente possiedono le seguenti diciture:
- senza glutine, preparati per celiaci
- senza glutine, preparati per persone intolleranti al glutine
Cosa sono i buoni digitali celiachia 2019?
I buoni digitali per celiaci 2019 sono cartacei rilasciati dalle ASL per l’acquisto di alimenti – resi oggi elettronici al fine di semplificare il processo di acquisto e assistenza. Per ora solo 4 Regioni hanno attivato i buoni digitali, ma si stima che nei prossimi mesi tutte le Regioni italiane si metteranno al pari (sino a quel momento saranno validi quelli cartacei).
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La parola a voi mamme: avete figli con questa patologia? Attendiamo i vostri commenti.