Il settimo mese di gravidanza segna l’inizio del terzo (nonché) ultimo trimestre di gravidanza. Oltre a ulteriori piccoli cambiamenti, anche il piccolo cresce a vista d’occhio. Vediamo insieme tutti i sintomi e quello che bisogna sapere!
Dal settimo mese di gravidanza, ha inizio il terzo trimestre, ultima fase della gestazione. In poche parole inizia il countdown per la data del parto poiché mancano davvero poche settimane per poter abbracciare il proprio bambino e tenerlo tra le braccia, ma nel frattempo bisogna prestare sempre più attenzione alla propria salute nonché a quella del piccolo. Il feto nel frattempo continua la sua repentina crescita in peso e dimensione: i polmoni stanno completano il loro sviluppo, manine e piedini sono ormai ben formati. In aggiunta, diventa sempre più attento agli stimoli esterni e risponde muovendosi come una piccola trottola (movimenti fetali).
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Ecco perché occorreranno alcuni analisi mediche come ogni mese, per potersi assicurare che tutto vada bene. In più è da questo mese che bisognerà cominciare a seguire un corso pre parto per ottenere tranquillità e informazioni utili per arrivare preparati e poco preoccupati al giorno della nascita. Tuttavia i dolori alla schiena o gambe gonfie spesso ci portano a dover riposare e, assieme ad altri sintomi, arrivano la stanchezza e la voglia di dormire, alternata ad una fame nera che può però avvicendarsi con dolori allo stomaco. Tra i sintomi del settimo mese di gravidanza anche il pancione in crescita esponenziale che non ci permette di muoverci come vorremmo e che decreta un uno degli ultimi cambiamenti nel corpo della mamma.
Come cambia il corpo della mamma
I sintomi del settimo mese di gravidanza diventano più sentiti man mano che arriva la data del parto. La crescita di pancia e seno sono ormai impegnativi: il seno aumenta di grandezza e di peso (circa mezzo chilo) portando le vene sul petto ad essere più evidenti mentre, per quanto riguarda la pancia, sempre più grande e distesa, porterà ad avere anche uno stiramento della pelle addominale, meno elastica, che andrà curata con creme o oli adatti per le smagliature. Schiena e gambe, come abbiamo intuito, saranno messe a dura prova nei prossimi mesi, soprattutto perché se i mesi finali della gravidanza sono quelli caldi, compariranno gonfiore a gambe e capillari.
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L’utero si ingrandisce sempre più per ospitare il piccolo, dunque il bambino potrebbe pesare sulla vescica e costringervi ad urinare con moltissima frequenza. In più il piccolo pesa anche sul sistema digestivo, causando problemi di digestione: oltre a bruciori di stomaco e acidità, anche malesseri legati alla posizione.
Quando si sta seduti, la pancia comprime lo stomaco, con conseguenti dolori addominali che, come un circolo vizioso, pesa anche sulla schiena. Ad alternare i bruciori di stomaco, arriva anche una fame insaziabile, segno che il fabbisogno calorico è aumentato. Infine, non si placa neanche ansia e preoccupazione per la maternità, per la salute del bambino e per il parto: questo è del tutto normale mentre il piccolo va verso la sua crescita “finale”. Ma nel caso in cui l’ansia sia incontrollabile, chiedete consiglio al medico.
Sviluppo del feto: polmoni e manine
La crescita del feto durante le settimane del settimo mese di gravidanza (che va dalla 26° settimana e 3 giorni alla 30° settimana e 4 giorni) risulta essere abbastanza veloce ma soprattutto prende le “ultime forme” prima della nascita. Intorno alla 28esima settimana il bambino raggiunge una lunghezza di 38 cm e pesa intorno ai 900 grammi, per arrivare fino ai 1500 alla fine del settimo mese e all’inizio dell’ottavo. Tuttavia, il corpo è già formato a livello di organi: il fegato, l’intestino e i reni funzionano in modo autonomo e digeriscono il liquido amniotico che il bebè ingurgita di continuo. Ma la formazione del corpo non è conclusa: ad esempio gli occhietti iniziano ad aprirsi e a sbattere le palpebre, sebbene il bambino comincerà a vedere sul serio solo dopo la nascita.
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Il lanugo, cioè la fine peluria che ricopre il corpo del feto sin dal quinto mese di gestazione, inizia a cadere. A volte ne rimane sulle spalle e la schiena, ma scompare del tutto nel giro di pochi giorni dopo la nascita. Nel frattempo i bronchi si sviluppano e cominciano a funzionare, ma cosa più importante durante il settimo mese di gravidanza riguarda la mielinizzazione: la mielina è la sostanza ricca di lipidi e ad alto potere isolante che ricopre le fibre nervose e permette loro di funzionare e trasmettere correttamente gli impulsi. Il feto, durante il settimo mese, mostra infatti, dei riflessi condizionati, come reagire ai suoni o ai massaggi, scalciando o spostandosi. Il suo movimento diventa così un monito d’attenzione utile per la mamma per “sentire” che sta andando tutto bene.
Settimo mese di gravidanza e movimenti fetali
In quest’ultimo trimestre i movimenti fetali diventano estremamente importanti: il muoversi, il fare le capriole, reagire ai rumori e alle voci muovendosi, diventa una certezza della “vita” del bambino. Lo spiegano anche le linee guida della Perinatal Society of Australia and New Zealand e del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, riassunte a fine agosto 2017 in un documento da Up to Date, database digitale di informazioni specialistiche per medici. Come ricorda questo documento, le mamme cominciamo ad avvertire i movimenti dei loro bambini tra le 16 e le 20 settimane di gravidanza: all’inizio è solo una lieve sensazione di movimento all’altezza del basso ventre, ma diventa sempre più distinta. Dalla 28^ settimana in poi, i movimenti fetali “normali” sono un buon indicatore che riguarda l’approvvigionamento di ossigeno e sostante nutritive.
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Ma qual è il numero di movimenti che il bambino deve fare per dedurre che vada tutto bene? Assolutamente nessuno! E’ sbagliato definire un numero, poiché ogni bambino si muove e reagisce in maniera diversa, oltre ad alternarsi il ritmo sonno – veglia, tipico del feto nel settimo mese di gravidanza. In aggiunta è negativo definire un numero perché può diventare anche un’ossessione per la mamma, ed è per questo che non bisogna definire la quantità, ma riassumere sommariamente i movimenti del bambino durante la giornata. Basta limitarsi a prestare attenzione, a come e quanto si muove il proprio bambino: di più al mattino o alla sera? Quando la mamma è a letto o mentre cena? Quando sente la sua voce? Con movimenti intensi o delicati?
Variazioni che ad una mamma attenta dovrebbero saltare subito all’occhio. Una riduzione MOLTO DRASTICA del numero o dell’intensità dei movimenti, potrebbe però significare che c’è qualche problema al quale il piccolo reagisce appunto mettendosi un po’ a riposo. Ma nel caso in cui abbiate dubbi, provate a stare sedute per mezz’ora e verificare qualche movimento. Nel caso in cui non riusciate ancora a sentirlo, provate a sdraiarvi per mezz’ora per poter sentire i movimenti più distintamente. Se avete ancora dei dubbi sarebbe più consigliato chiedere subito un consulto medico tramite un’ecografia o un tracciato cardiotocografico (monitoraggio).
Cosa fare nel settimo mese di gravidanza: esami e consigli
Anche durante il settimo mese di gravidanza occorrerà effettuare degli esami clinici di routine:
- Controllo mensile delle urine;
- Prelievo di sangue ed ematocrito;
- Curva di carico da glucosio (se non l’avete ancora fatto);
- Controllo toxoplasma: ma solo nel caso in cui i precedenti test fossero negativi;
- Test di Coombs indiretto: al fine di scongiurare il virus dell’epatite B e C;
- Flussimetria doppler (facoltativo): solo per approfondire eventuali anomalie di crescita del piccolo;
- Creatininemia (facoltativo): per verificare le funzionalità dei reni.
Questi esami mirano a controllare il procedere della gravidanza, al fine di non creare complicazioni che andranno poi a sfociare in ulteriori problemi proprio al momento della nascita.
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Oltre ad esami di routine, cosa fare durante il settimo mese di gravidanza? Tanto per cominciare se state ancora lavorando, potrete richiedere il congedo di maternità. Si tratta di un periodo di cinque mesi di astensione dal lavoro, che inizia due mesi prima della data presunta del parto e continua per altri tre mesi dopo la nascita del bambino. Tale periodo può essere prolungato ulteriormente richiedendo la maternità facoltativa per un periodo di sei mesi, con una retribuzione pari al 30% del totale (sebbene tale dettaglio vada discusso con il proprio datore di lavoro). Inoltre potrebbe essere questo il momento di fare gli acquisti necessari sia per voi che per il bambino (se non l’avete ancora fatto): lettino, passeggino, primi completini, scaldabiberon, mangia pannolini e vestiti larghi e comodi fatti di fibre naturali e in cotone (soprattutto d’estate) per voi. Prendete sempre taglie in più, per i prossimi mesi la pancia tenderà a crescere ancora!
Inoltre, ricordate di rispettare molto l’alimentazione, di eliminare fumo e alcol, e in aggiunta, anche di curare l’idratazione che, può sembrare banale, ma non va certo trascurata. Tutto questo e molto altro vi verrà spiegato durante il corso preparto, da seguire tramite asl oppure da qualche corso consigliato dal proprio ginecologo. Non bisogna mancare a certi appuntamenti, poiché aiuta a conoscere terapie per il rilassamento, l’importanza dello yoga prenatale, corsi prenatali in acqua e tutto quello che concerne anche il post parto, altrettanto importante per i neo genitori.
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