Fare addormentare presto i bambini può essere d’aiuto anche ai genitori: la conferma arriva da uno studio americano.
Come fare addormentare presto i bambini è una delle domande che ogni genitore si pone, soprattutto quando i piccoli sono molto stanchi, ma irrequieti ed è facile che, tra stress e pensieri vari, anche mamma e papà si ritrovino ad essere messi sotto pressione da questo capriccio. Inoltre, i bambini capricciosi fanno fatica ad avere un sonno più continuativo, portando i genitori a svegliarsi più e più volte. Risultato? Mamme e papà si risvegliano stanchi, distrutti, stressati e con problemi d’insonnia. Naturalmente era un dettaglio risaputo, ma è stato confermato anche da uno studio della “U. S. National Sleep Foundation”, fondazione americana che si occupa del sonno di adulti e bambini.
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L’associazione ha condotto una ricerca sul rapporto tra il sonno dei piccoli e la salute dei loro genitori, evidenziando anche come i genitori dei bambini che hanno un giusto ritmo di sonno-veglia godono di un migliore stato fisico e mentale. In poche parole, se un bambino riposa abbastanza e segue i giusti ritmi, oltre ad essere più rilassato e tranquillo, anche il genitore ne risentirà positivamente, con un maggiore relax anche per sé stesso. Tuttavia, per far sì che un bimbo riposi bene, occorre che dorma almeno 10 ore.
Lo studio: il nostro sonno e il sonno dei bambini
L’organizzazione ha concentrato la ricerca sul come fare addormentare presto i bambini attraverso un tabulato in cui sono riportate il numero di ore ideali di sonno, in corrispondenza di ogni fascia d’età. Dalla tabella si evince il ritmo di sonno dei neonati fino a tre mesi, secondo cui dovrebbero dormire fino a 17 ore al giorno, mentre dai 4 agli 11 mesi le ore possono scendere a 15. Dopo il primo anno, i bambini interagiscono di più con il mondo ed è per questo che alla nanna bisognerebbe dedicare dalle 11 alle 14 ore al giorno. Più cresce dunque, più le ore di sonno diminuiscono: in età prescolare bastano 10 ore di sonno, mentre in età scolare arrivano fino a 9.
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L’articolo è connesso anche all’insonnia dei genitori: oltre al lavoro e ai pensieri quotidiani, all’aver cura di bambini e dormire con loro (se anche loro non dormono bene), richiede moltissima energia e può creare disturbi. Secondo un sondaggio, il 74% delle mamme casalinghe con bimbi soffre di insonnia. Ecco dunque che anche in questo caso la nostra salute è legata alla loro tranquillità, sottolineando come la parte più importante della giornata, il loro sonno, diventi fondamentale anche per la nostra giornata.
Soluzione: fare dormire i bambini presto
L’unica nostra “salvezza” sul come fare addormentare presto i bambini è per l’appunto gestire al meglio il loro sonno e, soprattutto al di sotto dei 10 anni, garantirgli almeno 10-15 ore di dormita, pari a quasi metà della giornata. Per fare questo non occorre che il bimbo dorma fino a tardi (anche perché è risaputo che è sempre meglio svegliarsi alla buon’ora) bensì mandarlo a letto presto. Molti psicologi e pediatri consigliano di mettere il bimbo a nanna subito dopo cena, che risulta essere il momento giusto per portarlo a dormire.
In questo frangente l’ormone artefice del buon sonno, la melatonina, arrivato a sera ha alti livelli e, sfruttandolo, si garantisce “una buona partenza” per un sonno ristoratore. Detto questo, Maria Montessori, spiega come le pratiche di un buon sonno debbano però includere anche diversi dettagli:
- Evitare troppi stimoli durante il giorno: portarlo dal nido ai nonni, dai nonni a casa è già tantissimo per lui. Soprattutto se gli si propone di giocare, essere attivo, uscire ecc, possono poi portarlo a non voler dormire la notte;
- Lasciare che non faccia quasi nulla durante il giorno: al contrario, farlo impigrire è assolutamente da evitare. Non stiamo parlando del pisolino, ma di lasciare che guardi tutto il giorno la tv sul divano. Questo può portarlo a non voler dormire di notte, preferendo il giocare o fare altro per scaricarsi e mantenersi attivo;
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- Tv, giochi elettronici, smartphone, tablet: da bandire pre-cena e prima di dormire. Accendono l’interesse e lo mantengono attivo, meglio un peluche o altri giochini rilassanti;
- Lasciate che giochi da solo: per esplorarsi, per mettersi alla prova, per renderlo più indipendente e quindi in grado di decidere lui stesso quando si sentirà abbastanza stanco da voler dormire;
- Lasciarlo dormire nella sua stanza (o nel suo lettino): evitate di farlo dormire con voi quando potete (dopo i 6/12 mesi). Oltre ad una questione di spazio, si tratta anche di dormire comodi e lasciare che si abitui (ancora) ad una sua indipendenza;
- Routine pre nanna: l’abitudine fa tantissimo. Se prima di andare a dormire lasciate che prenda il ciuccio e il compagno di nanne, oltre ad una favola per la buonanotte, noterete che il sonno verrà da sé anche quando non ne avrà voglia;
- Sveglia notturna per incubi: se si sveglia durante la notte, andate da lui e consolatelo. Fategli capire che mamma e papà sono lì. Se parla di un incubo, la mattina seguente fategli capire che può succedere anche a voi, ma non dimenticate che spesso gli incubi sono anche dettagli di ansia e stress.
Se riuscirete a rispettare queste semplici regole, il vostro sonno sarà salvo!
E voi? Cosa ne pensate?
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Fonti: Sleep foundation, La Repubblica.it