Dall’inizio del terzo mese di gravidanza, la neo mamma deve fare i conti con i primi veri cambiamenti del proprio corpo e compiere alcune importanti analisi entro la fine del terzo trimestre. Vediamo insieme quali sono i sintomi e tutte le precauzioni da prendere!
Dai cambiamenti del corpo ai primi esami clinici per confermare che tutto vada bene. Sono le prime azioni che decretano l’inizio del terzo mese di gravidanza, con cambiamenti sempre più visibili sul nostro fisico, analisi a cui sottoporsi, attenzioni da rispettare e una crescita esponenziale del piccolo. Proprio così: mentre comincia ad essere visibile una leggera sporgenza all’altezza della pancia, il feto procede nella sua crescita, sempre più rapida e veloce, diventando più grande e prendendo forma giorno dopo giorno.
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Proprio per questo, per inquadrare la crescita con molta meticolosità e per verificare che il tutto proceda per il meglio, dovranno essere svolti i primi esami clinici, da fare obbligatoriamente entro la fine del primo trimestre e, assieme ad essi, prendendo le prime precauzioni. Ad esempio sono da evitare sport agonistici ed intensivi, come cardio o hockey, ma non il pilates o il nuoto che aiuterebbero a mantenere il fisico snello. Alcune attenzioni importanti riguardano anche l’alimentazione, ma scopriamo insieme quali sono i sintomi del terzo mese di gravidanza.
Sintomi del primo trimestre di gravidanza
I sintomi del terzo mese di gravidanza sono inclusi nel primo trimestre che, sebbene ancora molto impalpabile e (diciamolo) ancora gestibile ci fa entrare nel vivo della gestazione. E’ proprio in questo mese che possono aumentare le nausee mattutine (con possibilità d’inizio già nei mesi precedenti) con l’aggiunta di un cambio repentino dell’umore: cominciamo a sentirci sempre più nervose e tese, combattendo con la stanchezza e l’insonnia oppure al contrario con la voglia di dormire. Sorgono problemi digestivi legati alle nausee che nel peggiore dei casi comporta anche vomito, bruciori di stomaco, problemi intestinali e acidità.
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Per chi studia attentamente il proprio corpo, è possibile notare miglioramenti e peggioramenti sulla pelle o capelli: la chioma può diventare secca ed opaca, oppure la pelle può diventare luminosa e di seta. Segnali di una gravidanza potrebbero però essere dolori al basso ventre (simili a dolori mestruali), seno dolente e gonfio, fianchi più larghi e qualche chiletto in più dovuto in particolar modo alla crescita sempre più veloce del feto. Tuttavia, i sintomi del terzo mese di gravidanza potrebbero essere diversi e soggettivi per ogni donna: molte non si accorgono neanche di aver intrapreso una gravidanza fino al terzo mese.
La crescita del feto nel terzo mese di gravidanza
Nel corso di questo terzo mese, nella settimana che va dalla nona alla tredicesima, il piccolo cresce sempre più velocemente. Del peso di 4 gr per 3,7 cm, dapprima comincerà a sviluppare i primi denti, le unghie, mani, piedi e capelli nonché le corde vocali che permetterà loro solo di vibrare senza emettere i primi suoni, cosa che avverrà solo al parto. La pelle, dapprima sottilissima e fragilissima, inizia ad inspessirsi e anche lo scheletro e i muscoli cominciano a crescere oltre ai nervi degli occhi, del naso, della lingua e degli organi genitali. Dalla decima settimana il feto cresce sempre più rapidamente, arrivando a 7 gr per quasi 6 cm e, a questo punto, palato e polmoni si completano, mentre anche l’apparato digerente comincia a funzionare ma bisognerà attendere qualche settimana prima che inizi a cibarsi.
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Inoltre, il feto comincia a spostarsi e muoversi in base ai movimenti della mamma rispondendo così agli stimoli, stringendo i pugni e muovendo polso e le caviglie. Durante la dodicesima settimana il feto ha già raggiunto 7,5 cm e pesa 14 gr, tutti i principali sistemi sono formati ma cominciano a potenziarsi i nervi olfattivi e gusto: in più anche i primi muscoli del viso riescono a corrugarsi, sviluppando le proprie caratteristiche individuali. Infine, alla tredicesima settimana il piccolo è di 8 cm ed è grande quanto un gambero, riesce anche a nutrirsi attraverso la bocca, bevendo liquido amniotico mentre apparato digerente e reni riescono a metabolizzarlo ed eliminarlo.
Esami da fare per il terzo mese di gravidanza
Durante il primo trimestre, soprattutto se la gravidanza è voluta o con problematiche, il vostro ginecologo vi prescriverà alcuni analisi da fare entro il termine dei primi tre mesi. Sono assolutamente immancabili al fine di assicurarsi che tutto vada bene nel proseguo della gravidanza. Lo conferma anche l’opuscolo dell’Istituto Superiore di Sanità in un’agenda della gravidanza. Soprattutto, un medico meticoloso, dirà di fare analisi del terzo mese di gravidanza quanto prima poiché tra la decima e la quattordicesima settimana bisognerà fare un altro esame molto importante quale la translucenza nucale per valutare la percentuale di probabilità di eventuali malformazioni del feto o rilevare il rischio di sindrome di Down. Nei primi tre mesi viene fatta la prima ecografia che permette di vedere sia il cuoricino del bambino che batte, sia il sesso del piccolo.
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Su indicazione medica (ad esempio se l’ultrascreening dà un rischio elevato), si può eseguire la villocentesi che consiste in un prelievo, attraverso un ago nell’addome, di villi coriali, cioè di placenta. Consente di diagnosticare varie patologie genetiche come le trisomie 18 (sindrome di Edwards, con un cromosoma in più rispetto ai due cromosomi 18 presenti) e 21 (Sindrome di Patau). Insieme all’amniocentesi (che consiste nel prelievo di liquido amniotico, ma che punta allo stesso scopo), la villocentesi è una metodica invasiva che se fatta però da mani esperte ha pochissimi rischi. Un’alternativa priva di qualsiasi pericolo è la ricerca del Dna fetale nel sangue materno: tramite un prelievo ematico si fanno dei test per valutare il rischio di anomalie cromosomiche. Anche se l’attendibilità è parecchio alta, questo test non dà certezza diagnostica.
Precauzioni da tenere nel terzo mese di gravidanza
Tra le prime precauzioni una attenzione particolare all’alimentazione, altamente importante in gravidanza al fine di avere un apporto nutritivo senza cali di vitamine, proteine e carboidrati: vengono prediletti gli alimenti con omega 3, carne bianca, verdure più o meno ad ogni pasto e carboidrati semplici. Devono essere evitati alcolici (eliminando anche il vizio del fumo) e, se tra gli esami del terzo mese di gravidanza si risulta negativi alla toxoplasmosi, anche salumi ed affettati. Più importante tra tutti, lo sport: è consigliabile attività leggere come nuoto o pilates al posto di cardio e sport agonistici. Perché è importantissimo cominciare ad avere uno stile dietetico equilibrato e completo? Per evitare di ingrassare, un circuito influito dalla crescita del feto, dal liquido amniotico, dalla ritenzione idrica e dalle riserve di grasso che contribuiranno certamente all’aumento ponderale.
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Tendenzialmente è arrivato anche il momento di dire addio (periodico) ai tacchi e ai pantaloni stretti: se l’ultimo costringe troppo il basso ventre, il tacco risulta essere un’influenza più articolata soprattutto con la crescita della pancia che peserà sulla schiena e sulla parte lombare.
Non si tratta, naturalmente, di un divieto in senso stretto soprattutto perché ci sono donne che portano tacchi come fossero pantofole fino al giorno del parto. In più, viene sconsigliato di fare troppe attività durante la giornata: andare a fare shopping, spesa, pulizie in casa, stirare ecc. Sebbene ogni donna riesca a fare tranquillamente una vita normale durante la gravidanza, “il troppo” potrebbe generare un senso di stress (inserendosi tra i sintomi del terzo mese di gravidanza) anche senza accorgercene. Ecco perché è consigliato soprattutto dai medici, riposo quando possibile, chiedendo ulteriori consigli a medici e ginecologi.
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