Il pane fatto in casa è sempre una grande soddisfazione, una di quelle cose che ci riporta alle nostre origini, alle nonne che la domenica impastavano e che ci accarezzavano il viso con le mani sporche di farina.
A me, il pane fatto in casa piace un sacco, ma difficilmente ho il tempo necessario per fare tutto quello che vorrei!
In questo senso, le macchine per fare il pane aiutano molto ma, a mio parere, hanno due difetti: ingombrano non poco (e, personalmente, in cucina, tra estrattore, frullatore, kitchen aid e utensili vari non mi avanza tutto sta spazio: anzi, sembra quasi un gran bazar) e tolgono quel pizzico di gioia che è il motore portante che ci spinge a impastare una morbida pagnotta.
Addirittura alcune macchine per il pane cuociono anche, ovvero: impegno zero, massima resa. Io sono una di quelle persone che vuole la massima resa, sì, ma vuole anche guadagnarsela, per cui, opto per la soluzione “sporcarsi le mani (e la cucina!)”.
Ricordo che quando ero piccola, mamma e nonna si facevano aiutare da noi nipoti/figlie, ci davano un piccolo pezzo di impasto e ognuna di noi si preparava il proprio paninetto, decorandolo come voleva e della cui cottura era responsabile!
Noi ci sedevamo a terra, davanti al forno, e stavamo lì immobili a guardare come cuoceva il nostro panino, allarmandoci quando iniziavamo a vedere che si stava dorando sulla superficie.
Fare il pane per i bimbi è un gran divertimento, perché hanno l’autorizzazione dai grandi di sporcarsi (e di sporcare!) e in più imparano che con “il sudore si ottengono risultati” come diceva sempre mia nonna. Fare il pane è proprio una di quelle attività istruttive che insegna ai piccoli a divertirsi, a cucinare, a collaborare, a costruire, ad aspettare e a godere di quello che la vita ci da, anche se per farla servono ingredienti poveri e semplici, anzi a maggior ragione. Il pane è una grande lezione di vita.
Oggi, mi va di condividere con voi una ricetta cui sono davvero tanto affezionata: I panini di Cena Messinesi
Si tratta di una specialità tipica del periodo pasquale ma, a Messina, siamo così tanto legati a questa preparazione che, alla fine, i panifici li preparano tutto l’anno, anche perché sono molto facili da preparare.
Sono perfetti per la colazione da portare a scuola, magari con una barretta di cioccolato all’interno. Io li amo anche da soli, ma devo dire che ripieni con il prosciutto cotto sono una golosità!
La peculiarità è un leggero aroma di chiodi di garofano ma, se li preparate per i bimbi e pensate che possa non piacergli (anche se, personalmente, vi consiglio di farglieli provare!), potete non mettere i chiodi di garofano. In quel caso, aggiungete 1/2 bicchiere d’acqua in più.
Ingredienti per circa 10 panini:
- 250 gr. di farina 00;
- 250 gr. di manitoba;
- 5 gr. di strutto;
- 50 gr. di burro;
- 90 gr. di zucchero;
- 8 gr. di sale;
- 200 ml circa di acqua;
- 1 cubetto di lievito di birra;
- 1 uovo;
- 1 pizzico di cannella;
- 4 cucchiaini di acqua ai chiodi di garofano;
- 1 uovo da spennellare e semi di sesame q.b.
Procedimento:
Prepariamo, innanzitutto, l’acqua ai chiodi di garofano. Mettete un bicchiere d’acqua e 4 chiodi di garofano a bollire e lasciate restringere fino a che l’acqua non sarà diventata gialla gialla. Llasciate raffreddare nel pentolino.
Fate intiepidire due dita d’acqua (presa dai 200 ml) e scioglietevi il lievito. Vi raccomandiamo di prestare attenzione a che l’acqua non sia troppo calda, altrimenti il lievito morirà (a me è successo una volta, sigh!).
Setacciate le farine e versate al centro il lievito sciolto nell’acqua e lo zucchero. Impastate e aggiungete a mano a mano l’uovo, il burro e lo strutto; la cannella e l’acqua ai chiodi di garofano.
Versate a filo l’acqua e, quando avrete lavorato l’impasto già per alcuni minuti e il lievito avrà iniziato ad agire (questo vale per chi usa l’impastatrice) unite il sale, continuando a versare acqua.
Se, invece, siete come mia mamma e vi piace lavorare gli impasti a mano, mettete il sale al bordo delle vostre farine, così da aggiungerlo gradualmente, mentre il resto del procedimento rimane così come descritto.
Deve risultarvi un impasto molto morbido ma non appiccicoso; sbattetelo sul tavolo un paio di volte e fate delle pieghe: prendete un bordo, tiratelo verso l’esterno e ripiegatelo verso l’interno.
Continuate così per i 4 lati, formate una palla e lasciatelo lievitare in una boule coperta da un canovaccio in forno con la sola luce accesa (o, comunque, in un luogo tiepido) per circa un’ora o fino a quando avrà raddoppiato di volume.
Infarinate il piano e lavorate l’impasto per pochi secondi, formate un filone e armatevi di bilancia! Dovete, infatti, formare dei paninetti da 80 gr. ciascuno circa.
Riponete il pane fatto in casa sulla leccarda del forno ricoperta di carta forno abbastanza distanziati tra loro e lasciateli lievitare per altri 30 minuti circa.
Nel frattempo, sbattete un uovo con la forchetta, preriscaldate il forno a 220° e recuperate dalla dispensa i semi di sesamo! Non appena i panini avranno lievitato, spennellateli bene con l’uovo, ricordandovi che il bel colore dorato delle foto è proprio dovuto all’uovo, (altrimenti verranno pallidini) e cospargeteli con i semini.
Infornate per 10 minuti circa: dipende sempre dal forno ma potete regolarvi in base al colore dei panini. Appena saranno belli bruniti saranno cotti!
Buon sabato 🙂
Giada di Mamma e Figlia in cucina