La brava mamma non è solo colei che si annienta con l’arrivo dei figli, ma anche quella che si sbatte dannatamente per non mollare mai.
Molte volte, a cospetto delle altre mamme, ci sentiamo in difetto.
Loro fanno apparire la loro vita perfetta, quella dei figli e soprattutto quella di coppia.
Loro allattano fino ai 18 anni, preparano pappe bio secondo un rigido menù settimanale previamente concordato con il presidente dell’associazione italiana pediatri e mai sgarrato, i loro figli vanno a letto alle 20 e dormono beatamente tutta la notte; per non parlare dei loro mariti che tornano a casa ogni sera con un mazzo di rose rosse.
Loro conoscono a memoria l’INCI di ogni bagnoschiuma e, dopo il bagnetto serale, si dedicano al massaggino rilassante, non escono sotto i 10 gradi e non fanno altro che rompere i maroon a quelle come noi.
Noi… quelle che ci provano, non ad essere come loro, ma ad essere quello che possono.
Quelle che, quando girano quei 10 minuti, il marito lo mandano parecchio a quel paese la sera se si azzarda a chiedere cosa c’è per cena, quelle che, quando hanno tempo al biologico ci vanno eccome, ma con una pastina col formaggino svoltano una serata.
Quelle che, per riassaporare un po’ di spensieratezza, a volte scapperebbero lontano due giorni senza figli per godersi anche solo un po’ di meritato silenzio, ma che, a cose fatte, poi non vedrebbero l’ora di tornare da loro (o anche no!).
La brava mamma non è sempre quella che luccica come l’oro, ma quella più simile ad un materiale grezzo che prova a risplendere e che, per brillare di luce propria, ha bisogno di riprendere in mano la sua vita fatta di alti e bassi, di sbagli e casini, discese e risalite ❤
Laura