Prima di diventare genitori io e il mio compagno siamo diventati “padroni” (anche se questa parola non mi piace perché non reputo il mio cane un oggetto) ed io mamma di un figlio cane, una cagnolina di tre mesi di nome Gisella. La piccina veniva da un canile del sud Italia e l’inizio della sua vita non è stato proprio idilliaco.
Entusiasti come i bambini che scartano i regali di Natale, io e Marco ci siamo incamminati nella nostra nuova vita con Gisella. Condividere gli spazi e i tempi con un’essere vivente che non parla la tua lingua non è stato proprio semplice all’inizio. Mobili e oggetti personali distrutti e insicurezza nei confronti delle persone estranee, han fatto di Gisi una bomba a orologeria di 40 kg ?. Anche se a volte lo sconforto era tanto, non ci siamo persi di animo e io ho iniziato a seguire un corso per diventare educatrice cinofila. Il percorso è stato lungo ,ma con pazienza e amore infinito io e Gisi siamo diventate una cosa sola. Ci capiamo, ci amiamo, ma soprattutto ci rispettiamo.
Nell’estate di due anni fa io e il mio compagno guardandoci negli occhi ci siamo detti: “Perché non facciamo un figlio?”. Detto, fatto. Nel giro di due mesi ho scoperto di aspettare il nostro bambino, Noah. La pancia cresceva e Gisi mi ha accompagnata in questa gravidanza come solo una migliore amica può fare. Le lunghe passeggiate con lei mi hanno mantenuta in splendida forma e soprattutto in salute (non solo fisica ma anche mentale eh… ?). L’ 11 maggio 2016 è arrivato Noah e Marco, nei giorni in cui sono stata in ospedale, era tutto indaffarato a portare a casa pannolini puzzolenti e vestiti usati del nuovo arrivato da far annusare a Gisi. Dentro di me io sapevo che lei sapeva già tutto. Non vedevo l’ora di tornare a casa per spupazzarla e presentarle Noah. Non scorderò mai quel giorno pieno di emozioni uniche.
Ora le mie creature stanno crescendo insieme e vedere le esperienze che condividono mi riempie il cuore. Noah ha solo un anno e mezzo e sta imparando poco alla volta cosa vuol dire avere rispetto di un altro essere vivente.
Ho voluto condividere questa parte della mia vita perché rimango sempre scioccata dalle notizie che ogni tanto si sentono di cani che feriscono o addirittura uccidono i bambini. Purtroppo la realtà è che queste sono cose che possono succedere. Tanto, se non tutto, dipende da come è stato educato e cresciuto il cane (giusto per capirci: se lo tieni in catene, privato di tutte le esperienze che un cane dovrebbe fare, è abbastanza ovvio che possa succedere qualcosa di brutto, ma questo è un estremismo che non vorrei nemmeno nominare). Anche nelle situazioni diciamo “normali” può essere questione di un attimo e magari il bimbo non volendo spaventa o ferisce il cane che per istinto si difende. Io vi dico che non bisogna MAI lasciare soli cani e bimbi piccoli perché, se succede qualcosa di brutto, la colpa sarà da attribuire soltanto a noi stessi. I bimbi spesso sono invadenti nei suoni e nei movimenti e non tutti i cani hanno la pazienza di capirli e sopportarli in continuazione. Si deve insegnare anche ai più piccoli il rispetto degli spazi altrui e ricordare che quello che va tutelato è il cane in primis, perché non potrà mai dirvi cosa lo infastidisce. Detto questo non toglierò mai a mio figlio la compagnia di un cane in casa perché credo che quello che i bimbi possono imparare dagli animali sia di fondamentale importanza per la loro crescita. Tra 100 anni, quando Gisi non sarà più con noi, la nostra famiglia sarà pronta ad accogliere un altro piccolo sfortunato dal canile che, insieme ad alcune amiche, gestiamo in Puglia. La nostra associazione si chiama Gli Amici di Spino e si occupa di trovare casa a tantissimi cani abbandonati.
La vita con bimbi e cani è movimentata, ma bellissima. Se sceglierete di aprire le porte della vostra casa e del vostro cuore a un cucciolo, siate sempre consapevoli che non sono giocattoli per bambini, ma degli esseri senzienti che vanno compresi e abituati alla nostra vita e alla nostra routine. È una scelta che va fatta con tutta la famiglia e tutti devono essere consapevoli che costerà fatica ma che, con pazienza e dedizione, alla fine si creerà un legame unico nel suo genere che non si scioglierà mai.
Rosalba Vulcano
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Sono anche io mamma di un figlio cane (ve ne ho parlato qui’). E’ il mio figlio maggiore e riceve e riceverà per sempre lo stesso amore e le medesime attenzioni di Lavinia. Avere un cane richiede un grande impegno, così grande che non si può proprio immaginare, ma proprio come per i bambini, non esiste gioia più grande del vederli crescere insieme.
Oggi vi invito a sostenere l’Associazione Gli Amici di Spino perché non si può sempre pensare che debbano essere gli altri a fare del bene!
Pagina Fb: Associazione Gli Amici di Spino Onlus
Instagram: gliamicidispino_onlus
Laura