Allattare si o no? Quando si diventa madri, si sa, piovono consigli a raffica come fuochi d’artificio, rumorosi e pure un po’ fastidiosi.
Ognuno, da ogni parte, si sentirà in diritto e in dovere di dispensare opinioni e suggerimenti, come fossero l’ultimo segreto di Fatima non svelato (ci sarà qualche postilla, scritta in piccolo, sul foglio delle dimissioni firmate in ospedale in cui si obbliga la madre a sopportare, vita natural durante, consigli non richiesti).
Poco importa se chi lo fa abbia dei figli ormai adulti e forse ricordi un po’ sfumati della tenera età dei suoi pargoli o se, ancora meglio, chi vi svela il mistero del Santo Graal i figli neppure li ha, però sa benissimo come educare i vostri.
Ho un bambino di 2 anni e mezzo che ride, gioca, va a scuola, mangia di tutto, è goloso di pasta al pesto e pizza però, la sera, quando sta per addormentarsi, ancora lo allatto al seno. Ancora? Sì! Al riguardo, personalmente, nessun pentimento, nessun onore: l’allattamento è una scelta che in molti (quasi tutti) tranne pochi eletti, si sentono in diritto di giudicare, in un senso o nell’altro. Giusto allattarlo ancora, sbagliato continuare? Chi può dirlo?
Di certo non mi sento più “mamma” di chi non lo fa, né mai mi sognerei di giudicare chi sceglie di non allattare (o non può farlo).
Visti i tempi che corrono, l’unica responsabilità a cui mi sento di dover far fronte è quella di crescere un uomo per bene. Le madri sono tali perché felici, qualunque siano le loro scelte.
Mena Indaco
-lettrice affezionata di Just4Mom-